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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di liotiliio
   185
   d'orologieri», di meccanica, di chirurgia, impiegante più di 40 operai; da fabbriche di bottami d'ogni specie; da torchi per l'estrazione dell'olio dai semi di lino e di ravizzone.
   Cenno storico. — Le memorie documentate intorno a Gropello risalgono al secolo X e all'XI. Nel 966 la sua rocca apparteneva ai coniugi Bernardo e Rogliada de'conti di llovescala, i figli dei quali nel 979 la donarono ai canonici della chiesa della SS. Trinità di Pavia. Allora il borgo, munito della suddetta rocca, era detto Gruppellittn ed anche Ripellium, forse perchè vicino alle rive del Ticino, non insolito nel mutar di alveo. Gropello fu in seguito feudo della famiglia Beccaria, ch'ebbe parte attivissima nelle fazioni interne, da cui Pavia fu tormentata dalla metà del secolo XIII al principio del secolo XIV. I Visconti di Milano, che in quelle fazioni laceranti le libertà comunali trovarono modo di rafforzarsi e stabilire la loro egemonia, impadronitisi, nel principio del secolo XIV, di Pavia ne assoggettarono anche il territorio, Gropello compreso, da cui bandirono i Beccaria. Nel 1470 il duca Galeazzo Maria Sforza confermava il feudo di Gropello ai Visconti, feudatari di Breme, di Zerbolò e di altri luoghi della Lomellina.
   Durante il periodo ultimo della dominazione austriaca Gropello fu soventi volte punto di ritrovo di uomini politici e patrioti, clic coi Cairoli si accordavano per preparare congiure e movimenti insurrezionali, tenendo sempre viva l'idea della liberazione patria. Nel 1859, durante i trcntaeiuque giorni dell'invasione austriaca in Lomellina, Gropello, o meglio la sua pacifica popolazione, ebbe a subire danni e sevizie dalle soldatesche dell'oppressore, che quanto più prossimi erano a lasciar la preda, tanto più contro di questa infierivano.
   Coli, elett. Vigevano — Dioc. Vigevano — P2, T. e Str. ferr.
   Tromello (5017 ab.). — Questo Comune, clic già faceva parto del soppresso mandamento di Gambolò, fu — per effetto della legge 30 marzo 1890 — incorporato nel mandamento giudiziario di Garlasco. Il territorio si stende a nord-ovest di Garlasco, in quella bassa pianura eh'è attraversata dal Tcrdoppio. —Tromello (97 m.), capoluogo del Comune, è, si può dire, in un vero punto strategico; poiché, oltre di trovarsi sulla sponda destra ilei Terdoppio, sorge nel punto in cui si incrociano alcune fra le più importanti strade della Louiellina, cioè , la Pavia-Mortara; la Vigevano-Lomello (l'una seguita dalla linea ferroviaria, l'altra percorsa dal traimvay a vapore), senza dire delle minori o comunali che da ogni parte dei paesi vicini quivi fanno capo. Tromello è perciò una bella e prosperosa borgata, di attivo movimento commerciale, oltreché essere un cospicuo centro di produzione agraria. E paese in via d'evidente progresso, con begli edilizi e palazzotti signorili ed una vasta chiesa parrocchiale.
   Il territorio di Tromello e beneficato da una copiosa irrigazione, laonde vi prosperano la cultura del riso e delle praterie artificiali o marcite; vi si coltivano anche gli altri cereali, nè vi mancano le belle piantagioni di gelsi. L'allevamento del bestiame d'ogni genere è l'industria principale di Tromello; importante vi è pure la produzione dei latticini e dei bozzoli.
   Cenno storico. — La signoria di Tromello appartenne ai Beccaria, cui fu confermata nel 1355 e nel 1444. Passò poi nel 1535 come feudo ai conti Uberto e Guidantonio Stampa per concessione di Carlo V.
   Coli, elett. Vigevano — Dioc. Pavia — P2, T. e Str. ferr.
   Zerbolò (2159 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende presso la sponda destra del Ticino, non lungi dalla strada che da Garlasco passando il fiume conduce a Bereguardo. — Zerbolò (68 in.), capoluogo del Comune, è una borgata di circa 1500 abitanti, di carattere affatto rurale, sebbene in via di evidente progresso. Nulla però havvi che sia degno di speciale rilievo. Il nucleo comunale, oltreché del capoluogo, è costituito da altre frazioni, la maggiore delle quali è Parasacco, poco lungi dalla sponda del Ticino, e da cascinali e fattorie sparse per la vasta e rasa pianura.
   155 — l.u l'utria, voi. II.