Mandamenti e Comuni del Circondario di liotiliio
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i più rinomati della regione. Nelle vicinanze del paese trovasi il santuario della Madonna della Bozzola, clic ha grande rinomanza presso i devoti di tutta la Loinellina e del Pavese.
Il territorio di Garlasco, largamente irrigato, dà in gran copia riso, foraggi, cereali, legumi e gelsi. L'allevamento del bestiame, la produzione dei bachi da seta, la brillatura del riso, la confezione del burro e del formaggio — che hanno per la loro eccellenza speciale rinomanza — sono le industrie quivi aventi maggiore incremento; vi sono eziandio in luogo brillatoi pel riso, una fabbrica di acque gassose, una piccola tipografia, una coucieria di pelli, nonché piccole lavorazioni in legno, in ferro, in cuoio, limitate ai bisogni del consumo locale.
Cenno storico. — 10 opinione di qualche erudito, sul cui fondamento però si potrebbero sollevare dubbi, che le origini di Garlasco risalgano al periodo romano e che quivi fosse una stazione importante di coloni: certo è però clic il luogo e antico. Le sue memorie risalgono nel medioevo al secolo X, a quando cioè questa terra, che già era ragguardevole, fu confermata, nel USI, dall'imperatore Ottone lì come feudo al convento di San Salvatore in Pavia. Passò più tardi in patronato della famiglia de' Visconti di Milano a cui fu tolta, per breve tempo, nel 1370, dal marchese Giovanni di Monferrato, il quale poi, costretto ad abbandonare il mal tolto per una di quelle rabbiose vendette colle quali gli avventurieri feudali sfogavano la loro impotente prepotenza contro i più forti, avanti di lasciarlo lo distrusse incendiandolo.
Garlasco ebbe importantissima parte, durante i secoli del medioevo, ai principali avvenimenti che agitarono il territorio pavese. Nel 1430 fu dato in feudo dal duca Filippo Maria Visconti ai fratelli Ferdinando, Maufrino, Alessandro e Luigi Pompeo conti Castiglione Sui primordi della campagna d'indipendenza, nel 1S59, Garlasco ebbe a soffrire gravi danni per le contribuzioni imposte e le prepotenze commesse dalle soldatesche croate e boeme, nei trentacinque giorni della loro infausta permanenza.
Coli. eleLt. Vigevano — Dioc. Vigevano — P2, T. e Str. ferr.
Borgo San Siro (1310 ab.). — Il territorio di questo Connine, già appartenente al soppresso mandamento di Gambolò, fusosi in seguito alla legge 30 marzo 1891) con (lucilo di Garlasco, si trova alquanto a nord di quest'ultimo paese ed in posizione quasi intermedia tra il Terdoppio ed il Ticino. Borgo San Siro, capoluogo del Comune, è un paese di carattere affatto rurale, non privo però di qualche buon edilizio moderno e di una discreta chiesa parrocchiale. II luogo è antico, ma non ebbe mai importanza, storica. La strada che da Garlasco conduce a Vigevano attraversa, insieme al capoluogo, la maggior parte del territorio comunale.
L'irrigazione abbondante e il terreno piano e adatto favoriscono in questo Comune la coltivazione del riso e delle praterie artificiali; vi prosperano anche gli altri cereali, il gelso, i legumi, gli alberi da frutta. L'allevamento del bestiame d'ogni fatta, dei bachi da seta e la produzione dei latticini, i brillatoi pel riso sono le sole industrie locali.
Cenno storico. — Borgo San Siro appartenne anticamente ai Beccaria, un discendente dei quali, Agostino, figlio di Lanfranchino, con testamento del 3 luglio 1471, lo lasciò in eredità all'ospedale di San Matteo di Pavia, insieme all'estesissimo possesso territoriale. /
Coli, elett. Vigevano — Dioc. Vigevano — P2, T. e Str. ferr. a Garlasco.
Domo (4737 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende sulla sinistra del Terdoppio, a sud-est di Garlasco. — Domo (90 ni.), capoluogo del Comune, è una grossa borgata attraversata dalla strada provinciale^ che da Novara per Vigevano e Garlasco , scende all'Oltrepò, facendo capo a Voghera. E annoverato fra i più bei paesi della bassa Lomellina. Senza perdere del tutto il suo carattere di grosso paese di campagna, ed in una regione eminentemente agricola, Dorno ha in buon numero edilizi signorili, moderni