180
Parte Seconda — Alta Italia
poderoso castello, nella metà del secolo XII atterrato da Federico Barbarossa, riedificato poco poi, di nuovo distrutto nel 1401 da Facino Cane, ricostruito dal marchese Antonio Giovano nel 1420, guastato nel 1557 dai Francesi; l'istaurato più tardi, fu ridotto infine ad abitazione privata nel 1758.
Il territorio di Giovano, ben coltivato e copiosamente irrigato, produce riso ed altri cereali e gelsi. Vi si alleva bestiame su vasta scala ; la produzione del burro e del formaggio è ragguardevole essendovi cinque grandi caseifici: vi sono pure opifici per la brillatura del riso e torchi per l'estrazione dell'olio dai semi di Imo e di ravizzone.
Cenno storico. — Si hanno memorie di questo paese in documenti del medioevo, del periodo comunale e signorile. Quivi ebbe possedimenti e signoria quella famiglia degli Giovano che per lungo tempo ebbe parte importante nelle cose del Comune in Pavia. Nel XV secolo vi ebbero pure estesi possessi e diritti feudali i potenti Beccaria. Secondo il Benaglia, il duca Galeazzo Maria Sforza avrebbe dato, con investitura del 0 ottobre 14-09, il feudo di Olevano ai conti Giovanni ed Antonio Attendolo Bolognini.
Coli, elett. Mortara — Dioc. Vigevano — P2, T. e Str. ferr.
Ottobiano (3130 ab.). — Anche questo Comune fece parte del soppresso mandamento di San Giorgio iu Loinellina, e venne in conseguenza della legge 30 marzo 1890 aggregato al mandamento di Mortara. 11 territorio si trova in rasa e bassa pianura, al sud-est di Mortara, sulla strada provinciale percorsa anche dalla linea tranviaria a vapore Mortara-Ottobiano-Pieve del Cairo ed avente appunto in Ol fobia no la diramazione per Vigevano. L'Arbogna od Erbogna, come altri scrive, tocca ad occidente il paese di Ottobiano, che, posto in favorevole posizione di transito e nel mezzo d'una plaga fertilissima, è un prosperoso paese di 2000 abitanti nel quale il progresso ed il miglioramento edilizio vanno facendo rapida strada, senza però togliergli del tutto il carattere essenzialmente agricolo. Notevole è la chiesa parrocclnale, d'antica fondazione, più volte rimodernata.
Il territorio di Ottobiano, accuratamente irrigato e coltivato con ogni cura, dà riso, foraggi (in magni fiche praterie artificiali), cereali, viti e gelsi. Gli allevamenti del bestiame tanto da stalla che da cortile e dei bachi da seta formano il maggior cespite della attività locale in aiuto dell'agricoltura. Considerevole è pur quivi la produzione del burro e dei formaggi essendovi adibiti sei caseifici d'una certa importanza. F^sistono pure in luogo opifici per la brillatura del riso e torchi per l'estrazione dell'olio dai semi di lino e di ravizzone.
Cenno storico. — Si hanno ricordi di questo paese nelle cronache pavesi più antiche del periodo del regno e di quello dei Comuni. Secondo il prof. Luigi Cicconi di Mortara, Ottobiano ha la sua origine da Ottone, imperatore romano successo a Galba, il quale, per conservare l'impero, mosse guerra a Vitelli® che ne era il pretendente, e n'ebbe la peggio. Vuoisi che Ottobiano anticamente si nomasse Ottomano, appunto perchè qui fu il teatro di questa guerra tra ì due pretendenti; indi coll'andar del tempo si nomò Ottobiano, cambiando Vn in b. Ma più sicuramente teatro della guerra tra Ottomani e Vitelliani fu Bedriaeo nel Cremonese, come Tacito afferma. In Ottobiano e nei paesi circostanti avevano ville e castelli i signori longobardi. 11 duca Giovanni Galeazzo Maria Sforza diede Ottobiano, nel 1481, a Galeazzo e Raimondo Biraghi come feudo, dopo che ebbero comperato il possesso da Forcole e Francesco Rossi.
Coli, elett. Mortara — Dioc. Vigevano — P2 e Tr. locali, T. e Str. ferr. a Loniello.
Parona (21G4 ab.). — Il territorio di questo Comune, che sempre fece parto dell'antico mandamento di Mortara, si stende a nord da questa città sulla sponda sinistra dell'Arbogna. La strada che da Mortara per Cilavegna va a Gravellona e di là poi si dirige al Ticino attraversa il capoluogo del Comune. — Parona, che è una bella e grossa borgata, si trova in ottime condizioni edilizie. Notevole è la chiesa parrocchiale, vasta