Mandamenti e Comuni del Circondario di liotiliio
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Candia Lomellina (5091 ab.). — Questo cospicuo Comune, certamente uno fra i più importanti della Lomellina, era capoluogo dell'omonimo mandamento, smembrato per effetto della legge 30 marzo 1890, ed in parte aggregato al mandamento di Mortara.
Candia Lomellina (102 in.) è una bella borgata contenente al centro circa 3200 abitanti, situata sulla grande strada Milano-Mortara-Casale, fra la sponda sinistra della Sesia e la copiosa roggia Sartirana, che ne irriga il pingue territorio comunale. Belle, ben tenute sono le vie e le piazze di Candia Lomellina, in taluna delle quali si notano palazzi signorili e di buona architettura, quali quelli già delle famiglie Cambieri e Sannazzaro. Notevoli poi: il Castellone, avanzo delle antiche fortificazioni che un tempo munivano il borgo, la chiesa parrocchiale vasta e ben adorna, ed altri edifizi di moderna costruzione. Oltre del capoluogo costituiscono il Comune numerose ville e cascinali sparsi per l'immediata campagna, attivi centri di produzione agraria.
Il territorio di Candia Lomellina, riccamente irrigato e fertilissimo, produce cereali e riso sopratutto, ha belle praterie artificiali e piantagioni di gelsi. Gli allevamenti del bestiame da stalla e da cortile e dei bachi da seta sono dì largo sussidio all'industria agricola, tanto per la produzione dei latticini, delle ova, del pollame, quanto per quella non meno ricca ed importante c'^i bozzoli. Questi prodotti trovano generalmente in Mortara ed in Casale Monferrato ì loro mercati di esito. Alcune piccole industrie fabbrili è manifatturiere sono rappresentate in Candia Lomellina: fra queste emerge una fabbrica di maglierie.
Cenno storico. — Candia Lomellina è luogo di antiche origini, ricordato da documenti del periodo feudale e comunale. Fu più volte soggetta ai marchesi del Monferrato, in contrasto sovente coi Comuni lombardi e con Milano particolarmente. Appunto nelle lotte tra i Milanesi e i Pavesi, Candia fu dai primi espugnata nel 1213 e poi saccheggiata nel 1222. Nel XV secolo fu data in feudo da Francesco Sforza ai nobili Fisorini di Alessandria e più tardi da Carlo V a Lodovico di Belgiojoso. Fu pure feudo dei Gallarati. Nel secolo XVII fu teatro di disastrosi avvenimenti guerreschi.
Nei mutamenti di governo Candia seguì sempre le sortì della Lomellina, passando con questa nel secolo scorso dal ducato di Milano allo Stato Sardo, indi, nel nostro, al 1 legno italico, e dopo il 1800 ritornando coll'unione amministrativa della Lomellina alla provincia di Pavia a far parte integrante della regione lombarda. Nel periodo delle guerre napoleoniche fu sovente visitata con grave danno suo dagli eserciti belligeranti. Nel 1799 vi tenne qualche tempo sede il quartiere generale dell'esercito austro-russo che mise a gravose contribuzioni tutta la regione.
Coli, elett. Mortara — Dioc. Vercelli — P3, T. e Str. ferr.
Castello d'Agogna (877 ab.). — Si stende il territorio di questo Comune ad occidente di Mortara, sulla strada interprovinciale da Mortara a Casale, presso le diramazioni per Vercelli e per Alessandria e non lungi dalla sponda sinistra dell'Agogna. — Castello d'Agogna, capoluogo del Comune, è un decente villaggio sul tipo piemontese, nel quale si notano edifizi di recente costruzione e rimodernati. Nulla dì speciale in linea d'arte. F da ricordarsi che nell'antico castello fu chiuso nel 1373 il condottiero Strazzapata con suo figlio, sconfitto presso il porto detto di Parasacco o della Zelada, sul Ticino.
11 territorio di Castello d'Agogna ò copiosamente irrigato e fertilissimo: è coltivato a risaie e prati artificiali per la massima parte. Sonovi anche numerosi appezzamenti per gli altri cereali e piantagioni vistose di gelsi. Gli allevamenti del bestiame d'ogni specie e dei bachi da seta costituiscono, dopo la diretta produzione del suolo, la maggiore ricchezza locale. Importante è pure la produzione dei formaggi e del burro.
Coli, elett. Mortara — Dioc. Vigevano — P2 a Mortara, T. e Str. ferr. locali.
Cergnago (1537 ab.). — Il territorio di questo Comune, già appartenente al soppresso mandamento diS. Giorgio Lomellina, fu aggregato per effetto dellalegge 30 marzo 1890
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