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Parie Seconda — Alla Italia
Durante la breve campagna del 181-9 vi stanziarono le truppe piemontesi che dovevano riprendere l'offensiva penetrando in Lombardia da Pavia, sotto il comando del duca di Savoia o principe ereditario Vittorio Emanuele. Al 21 marzo le truppe dell'arciduca Alberto d'Austria, che avevano passato il Ticino, incontraronsi al cascinale di Sant'Albino presso Mortara colle truppe della divisione Durando. Il combattimento durò accanito parecchio tempo, poi un panico inesplicabile impossessatosi delle truppe piemontesi, che sì valorosamente avevano fatto buona prova nella campagna precedente, le fece volgere in rotta confusa su Mortara, nelle cui vie si riprese inutilmente la pugna. A sera la divisione Durando col duca di Savoia si ritirava malamente in Novara, triste preludio alla sconfìtta maggiore dell'indomani, e secondo l'opinione dei tecnici e degli storici di quella infelice campagna, causa principale dell'inevitabile sconfitta. L'infausta giornata di Mortara ebbe eco d'interpellanze nel Parlamento subalpino: interpellanze ed inchieste sopite per ragioni di alta convenienza politica.
Nel maggio del 1859, invasa la Loniellina dalle truppe di Giulay, Mortara ch'è nel centro della bella e grande pianura a cui convergono tutte le strade, diventò il quartiere generale dell'esercito invasore. 11 suo sindaco ed altri maggiorenti furono tenuti in ostaggio; enormi, impossibili contribuzioni in vettovaglie, foraggi, bestiame e danaro furono imposte alla popolazione che a scanso di peggio dovette pagare. Dopo il 1S6U Mortara venne riunita come FU Gì. — Mortara: Piramide dei capoluogo dì circondario alla ricostituita provincia caduti nella guerra del 1S4-U (da di Pavia.
fotografia Cicala). Coli, elett. Mortara — Dioc. Vigevano — P3, T.,
Str. ferr. e Tr.
Albonese (1177 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende a nord-ovest di Mortara, tra la strada provinciale che da questa città conduce a Novara, e la sponda destra dell'Arbogua. È Comune di carattere essenzialmente agricolo, ed Albonese, capoluogo, è un bel villaggio nel quale si ponno constatare i progressi che l'edilizia rurale ha fatto negli ultimi anni. Nulla però che interessi sotto il riguardo artistico.
11 territorio, fertilissimo e copiosamente irrigato, produce cereali d'ogni specie, ma principalmente riso, frumento e meliga; i gelsi vi sono pure piantati su vasta scala, nè vi mancano i vasti appezzamenti di terreni messi a praterie artificiali e marcite. Notevole in questo Comune è l'allevamento del bestiame a cui corrisponde con pari intensità la produzione dei latticini, alla quale attendono principalmente in luogo tre grandi caseifici. L'allevamento dei bacili da seta, fatto in luogo su vasta scala, è uno dei maggiori coefficienti alla ricchezza agraria di questo territorio.
Cenno storico. — Albonese appartenne all'antica e celebre famiglia degli Albonesi, della quale fiorirono un conte Ambrogio, nato nel 1469, morto nel 1540, illustre filosofo orientalista; un conte Afranio, che nel 1539 avrebbe inventato il fagotto ; un Bartolomeo, nel 1538 podestà di Alessandria. Gli Albonesi furono conti del Sacro Palazzo fino dal 1164.
Coli, elett. Mortara — Dioc. Vigevano — P3 e T. a Mortara, Str. ferr. a Borgolavezzaro.