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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mortara
   ITI
   conquista sarebbe stata dedicata a Marte (Marti$ ara) erigendovi un castello. Altri invece opina che il nome di Mortara venga a Sylva Bella dal gran numero di cadaveri (Mortis-ara) rimasto in questo luogo in una battaglia tra Longobardi e Franchi quando Carlo Magno mosse alla conquista del regno di Desiderio. Ma questi, più che l'atti accertati sono induzioni e disquisizioni di dotti. La storia di Mortara è in complesso quella della Loinelliua, che dal periodo romano in poi, seguì le vicende di Pavia. Fu soggetta ai Longobardi e ai Franchi che la seminarono di grandi e piccoli feudatari, a capo dei quali era il conte palatino di Pavia. Importante assai fu la canonica di S. Croce, della quale diede nel citat o Bollettino dorico pavese le notizie storiche dal 1080 al 1149 il signor Francesco Pezza di Mortara.
   Nel periodo comunale Mortara è sovente teatro delle lotte fra Milano, Pavia, Novara, Vercelli. Allora aveva un ben munito castello che fu più volte assediato dall'una o dall'altra fazione, ed occupato anche da Barbarossa. Altri guai Mortara e la Lonielliua insieme ebbero a soffrire per le guerre che precedettero sul principio del secolo XVI lo stabilirsi della dominazionespagiiuolaiii Lombardia. Celebre è l'assedio del 1G58, ultimamente illustrato con documenti e piani topografici dal conte A. Cavagna San-giuliani nel citato Bollettino. Sul principio del secolo scorso, nel 1707, Mortara, colla Lomellina, fu dal governo imperiale subentrato allo spasimelo in Lombardia ceduta a Vittorio Amedeo lì di Savoia; più tardi il trattato di Worms ratificò quella cessione e la completò aggiungendovi il Vigevanasco. Sotto gli Spagnuoli e nei primi tempi della sua annessione agli Stati Sardi, la Lomellina in virtù di statuti proprii, che erano quelli riconosciuti ab antiquo dal Comune di Pavia, si governava ed amministrava mediante una Congregazione provinciale, composta dei principali signori, la quale radunavasi a dieta in Mede per stabilirvi le imposte ordinarie e straordinarie ed i provvedimenti da adottarsi nel paese. Tale Congregazione venne soppressa nel 1775 e sostituita da un giudice locale, dipendente da un governatore militare di nomina regia residente in Mortara. Dal 181S al 1859, Mortara fu capoluogo della provincia di . Lomellina alla quale era stato aggiunto il contado di Vigevano, ed il Siccomario o regione inferiore del Ticino.
   Fig. CO.
   Mortara : Abside delta chiesa di Sant'Albino (da l'olografia Cicala).