Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Pavia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (178/313)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (178/313)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   150
   Parte Seconda — Alla Italia,
   parte importante inquantochè tendono a completare e ad affinare in luogo la produzione agricola, od a fornire all'agricoltura macchine, ordigni, ingrassi e prodotti che le sono necessari. Così, in Lomellina, sono numerosi i grandi caseifici e brillatoi per il riso, vi sono molte officine meccaniche, fabbriche e fornaci per laterizi e tubi in cemento per drenaggi e condotture d'acqua, filande per la seta, cotonifici ed altri opifici di tessitura, fabbriche di veicoli, carri, carrozze, officine meccaniche dedite specialmente alla produzione e riparazione di macchine agricole, tintorie, concierie di pelli ed altre manifatture,
   tipografìe, fabbriche di cappelli, di acque gassose, di paste alimentari, ecc., ecc.
   ---+--
   MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI MORTA Pi!
   appartenenti al distretto militare di pavia
   Mandamento di MORTARA (comprende 14 Comuni, con una popolazione di 36,675 abitanti, al 31 dicembre 1881). — Questo mandamento, da quattro Comuni che prima lo costituivano, si trova, per effetto della legge 30 marzo 1890, ad averne quattordici, essendovi stati aggregati alcuni Comuni dei soppressi mandamenti di Candia Lomellina e di San Giorgio di Lomellina.
   11 territorio si stende, tutto all'intorno, in uri circolo quasi perfetto, del Comune capoluogo e titolare. È ili perfetta pianura bagnata dall'Agogna, dalI'Arbogna e da numerosi canali e roggie, per Pirrigazione della bella e fertile campagna. Le strade che percorrono il mandamento sono, salvo quelle di interesse locale fra Comune e Comune, le maggiori che percorrano l'intero circondario ìnquantocliò raggruppandosi in Mortara, di là anche si dipartono come i raggi dal centro di una ruota, dirigendosi a Vigevano e Milano, ad Alessandria, a Cava Manara e Pavia, a Novara, a Casale Monferrato, a Vercelli, a Voghera. Così dicasi delle linee ferroviarie che trovano in Mortara un punto importantissimo di snodamento per le varie direzioni. L'agricoltura è il coefficiente massimo della ricchezza economica in questa plaga, ma non vi sono trascurate le altre industrie, delle quali toccheremo paratamente ai singoli Comuni.
   Mortara (8076 ab.). — Capoluogo del circondario con sede della Sottoprefettura ed uffici inerenti. Mortara (108 in. sul mare) è una piccola, ma bella città, nella quale il tipo della costruzione passa dal lombardo al piemontese con evidente transizione. Mentre nella non lontana Vigevano il tipo generale della città arieggia quello delle altre minori città di Lombardia, in Mortara si nota più spiccato il tipo delle piccole città di Piemonte e l'imitazione più o meno riuscita delle costruzioni di Novara, di Casale, di Alessandria.
   Le vie di Mortara sono ampie e generalmente rettifile, munite tutte (li marciapiedi, e le principali di rotaie per i carri; sono fiancheggiate da edifizi, per la maggior parte moderni o rimodernati, molti de' quali sono veri palazzi d'aspetto signorile, di buonissima architettura. Tutto ciò che si può desiderare in una piccola città non manca a Mortara. Bei negozi, magazzini e fondaci ben forniti di ogni derrata e mercanzia, caffè eleganti, pubblici ritrovi, buonissimi alberghi provano il grado di progresso e di prosperità a cui è giunta questa piccola città, centro di un'importante plaga agricola.
   Degli edifizi pubblici meritano particolare ricordo: il palazzo Municipale (fig. 52) eretto nel 1859 su elegante e vasto disegno — nel quale trovasi un ampio salone, (letto la Borsa, ove convengono nei giorni di mercato per le loro contrattazioni i negozianti ed i fittavoli — chiude per tre lati la nuova piazza che dal Municipio s'intitola; — il Teatro Vittorio Emanitele (fig. 51), bello ed elegante edilizio, quale molte città di