Bobbio
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MANDAMENTI E COMUNI DEL CIRCONDARIO DI BOBBIO
appartenenti al distretto militare di piacenza
Mandamento di BOBBIO (comprende 4 Cornimi, con ima popolazione di 10,00) abitanti al 31 dicembre ISSI). — Il territorio del mandamento del quale è titolare il capoluogo del circondario occupa la parte nord-est della regione confinando a nord-est e ad est colla provincia di Piacenza, a nord-ovest e ad ovest coi mandamenti di Zavattarelb e di Varzi ed a sud col mandamento di Ottone.
Superfluo ripetere qui quanto più sopra fu detto circa la natura montuosa del luogo: diremo soltanto che le vette maggiori dominanti il mandamento di Bobbio sono ad oriente i monti Assereto ed Oserò, sebbene questi appartengano por la massima parte alla provincia di Piacenza, e ad occidente il monte Penice che tocca la ragguardevole altezza di 1402 metri dal livello del mare.
Nel territorio del mandamento di Bobbio scorre la Trebbia, che tutto l'attraversa per uscirne, insieme che dal circondario, presso Degara, entrando in provincia di Piacenza: indi ha una qualche importanza il torrente di Bobbio che nelle vicinanze di questa piccola città si getta nella Trebbia. Non mancano in questa regione traccio di acque alcaline, solfuree e salso-jodiche.
La strada nazionale Piacenza-Genova, attraversante l'Apennino, percorre nella sua maggior lunghezza il mandamento di Bobbio, ed una tramvia a vapore, da Piacenza a Rivergaro, seguitando questa strada facilita assai coloro che debbono recarsi a Bobbio e ad Ottone. A Bobbio fa pur capo la strada provinciale che da Voghera, per Varzi e il Penice, unisce questo circondario col rimanente della provincia. L'agricoltura e le industrie ad essa attinenti sono gli unici coefficienti della ricchezza locale.
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Bobbio (4035 ab.). — Città capoluogo del circondario, del mandamento e sede del Vescovado, della Sotto-prefettura ed uffici inerenti.
La piccola, solitaria città di Bobbio sorge nel mezzo della vallata su cui (la un lato domina il Penice e dall'altro il monte Assereto, in un panorama pittoresco, non senza impronta malinconica, a 272 metri dal livello del mare. La città è antica e lo mostrano gii avanzi delle sue alte mura, dalle quali è tuttora in parte circondata, del poderoso castello (fig. 30) clic la dominava ad occidente — del quale non rimangono se non la torre principale, massiccia e quadrata — alcune torri minori, un grande spalto e il fortilizio che ne difendeva l'ingresso nord, e nel maggior numero anche i suoi edilizi ristretti, addossati, anneriti dal tempo, sebbene negli ultimi anni si sia avverato un notevole progresso edilizio. Anche le vie della città sono alla guisa antica, strette, tortuose, irregolari che quasi s'accentrano in una piazza, la quale sebbene irregolarissima, coi suoi portici, colle sue case rassettate alla moderna, col palazzo Vescovile e il massimo tempio, riesce di gradevole aspetto.
Gli edilizi di maggior conto della città sono la chiesa di San Colombano, alla quale era unito il famoso convento di Benedettini, fondato da S. Colombano sulla fine del VI secolo, la chiesa cattedrale o Duomo, coll'annesso palazzo Episcopale, la chiesa di San Lorenzo e quella di San Francesco, quest'ultima all'esterno della città.
Fig. 36. — Bobbio: Avanzo del castello rnedioevale (da fotografia Cicala).