Mandamenti e Comuni del Circondario di liotiliio
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Miradolo (3348 ab.). — Si stolide il territorio di questo cospicuo Comune all'estremità orientale del mandamento e della provincia pavese, pure al confine di questo col circondario di Lodi, in provincia di Milano, alle falde occidentali della collina di San Colombano. — Miradolo, capoluogo del Connine (72 in.), alla cui formazione concorrono alcune frazioni di poca importanza, per lo più cascinali e fattorie sparse per le circostanti campagne, è un bel paesotto, che, sebbene di carattere rurale, mostra evidenti tendenze ad un progressivo miglioramento. Ila parecchi buoni edilizi di moderna costruzione o rimodernati ; ha una chiesa parrocchiale del secolo barocco; ha buone scuole comunali ed istituzioni di beneficenza. A tergo della piazza principale s'eleva un amenissimo colle sul quale sorge una chiesetta, recentemente restaurata ed abbellita, dedicata alla Madonna delle Grazie, molto venerata dagli abitanti: delizioso è il panorama clic si ammira da quell'altura.
Il territorio di Miradolo, attivamente coltivato, è fertilissimo: dà cereali di ogni specie, gelsi e viti, di cui ò rinomatissimo il vino. L'allevamento del bestiame e dei bachi da seta e il commercio dei vini sono le maggiori industrie locali; vi sono inoltre caseifici, torchi per l'estrazione dell'olio di lino e di altri semi oleosi ed una fabbrica di paste da minestra.
Cenno storico. — 11 paese di Miradolo vanta una discreta antichità, essendo il suo nome ricordato in carte del periodo comunale; tuttavia non vi sono fatti nella storia che gli diano speciale importanza, fuor d'essere stato assai danneggiato, nel 17Ì6, dai Franco-Ispani in ritirata dalla Lombardia. Come feudo fece parte della signoria di Belgiojoso, appartenendo così agli Estensi dal XV secolo in poi.
Coli, elett. Corteolona — Dioc. Lodi — P- locale, T. e Str. ferr. a Cliignolo Po.
Monticelli Pavese (1GGG ab.). — Il territorio di questo Comune si stende all'estremità meridionale del mandamento, nella grande ansa formata dal Po tra Pieve Torto Morone e Cantonale, a poco più di 3 chilometri dalla foce del Lambro in quel fiume. Nulla di notevole in Monticelli, capoluogo del Comune (53 ni.), paese di carattere essenzialmente rurale.
Il territorio di Monticelli, basso ed acquitrinoso, è coltivato a cercali ed ha, lungo la sponda del Po, una vasta zona boschiva. Non vi sono in luogo industrie se non quelle attinenti all'agricoltura.
Coli, elett. Corteolona — Dioc. Pavia — P2, T. e Str. ferr. a Cliignolo Po.
Pieve Porto Moroue (3902 ab.). — 11 territorio di questo Comune, come il precedente riveraneo al Po, si stende nella plaga più bassa della provincia pavese, a mezzodì di Corteolona. A Pieve Porto Morone (69 in.), che è un grosso villaggio d'antiche origini, ina che non ha cose notevoli, fanno capo le strade che da Corteolona e da Chignolo si dirigono all'Oltrepò pavese e piacentino, ad Arena Po, cioè, ed a Castel San Giovanni, fi Po in questa località fu sempre passato da un pontone o porto volante ed ora lo è da un ponte di chiatte. Il paese vanta un Ospizio di carità per gl'infermi, di fondazione del dotto parroco D. Carlo Dell'Acqua morto nel 1838, e un Asilo infantile.
Il territorio di Pieve Porto Morone produce cercali d'ogni specie e foraggi. Vi si alleva buon bestiame da stalla e da cortile; attiva vi è pure la produzione dei latticini.
Coli, elett. Corteolona — Dioc. Pavia — P- locale, T. e Str. ferr. a Corteolona.
Santa Cristina e Bissone (3117 ab.). — Il territorio di questo popoloso Comune si trova sulla strada ila Pavia a Cremona per Casalpusterlengo, a poco più di 2 chilometri est da Corteolona. Il Comune è formato da varie frazioni, delle quali le maggiori sono i paesi di Santa Cristina e Bissone, le altre sono cascinali e nuclei di case rurali di nessun'importanza. La sede del Comune è in Santa Cristina (71 in.), che è uno dei più fiorenti villaggi della regione con belle costruzioni moderne.