Mandamenti e Comuni del Circondario di liotiliio
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Chìgnolo Po (5067 ab.). — È il più cospicuo Comune del mandamento ed uno fra ì più importanti della bassa Lombardia. Per l'attività che la distingue, questa industriosa e ricca borgata si può dire una piccola città. L'abitato è in via di completo rinnovamento, di una vera trasformazione edilizia: ha belle strade, ben selciate e pulite; buoni edilizi di recente costruzione; belle chiese, tra cui primeggia, per architettura e vastità, la parrocchiale, retta da uu vicario foraneo. Nulla però che, sotto l'aspetto storico od artistico, abbia speciale interesse. Chìgnolo Po (66 m.) possiede buone scuole popolari primarie e secondarie, Asilo d'infanzia, Congregazione di carità ed altre istituzioni dì pubblica beneficenza. Le industrie vi sono rappresentate da due grandi opifici per la trattura della seta, impieganti una inedia di 750 operai ; da parecchi brillatoi pei riso; da torchi per la fabbricazione dell'olio di lino e d'altri semi oleosi; da caseifici sparsi nell'immediata campagna e da una quantità di altre piccole lavorazioni rispondenti ai bisogni locali.
I dintorni, solcati dal Lambro Meridionale e formati dal versante sud-ovest della collina di San Colombano, sono amenissimi e popolati di belle ville, tra le quali va ricordato il sontuoso palazzo della famiglia Cusani, con un'alta ed antichissima torre, avanzo del castello che dominava nel passato il luogo.
II territorio ili Chignolo Po è oltranodo fertile ed attivamente coltivato. Produce: cereali d'ogni specie, foraggi, riso, gelsi, viti, frutta ed ortaglie in grande quantità. L'allevamento del bestiame e dei bachi da seta sono le maggiori industrie locali.
Cenno storico. — Chignolo Po ha lunghe tradizioni che si riattaccano al periodo delle guerre comunali. Dal XIV al XVII secolo subì varie ìnfeudazioni, per lo più a nobili famiglie milanesi ; opperò nel 1511 Filippo Maria Visconti diede Chignolo e Campo Rinaldo in feudo ad Agostino Cusani, e poi Carlo V nel 1543 li confermò a Ottaviano Cusani. Nel 1621 ì Cusani divennero marchesi dì Chignolo. Nel 1746, durante l'ultima guerra per la successione di Spagna, quando le truppe degli alleati Franco-Ispani si ritirarono definitivamente dalla Lombardia, questo territorio fu assai danneggiato dal passaggio e dalla permanenza di queste truppe, che quivi concentravansi in attesa di passare il Po. Anche nelle guerre dal 1706 al IbOO fu più volte occupato e messo a contribuzione dai belligeranti.
Coli, elett. Corteolona — Dioc. Milano — P2, T. e Str. ferr.
Copiano (900 ab.). — Il territorio di questo Comune si trova ad oriente di Pavia ed è percorso dalla strada provinciale Pavia-Sant'Angelo Lodigiano, che ne attraversa precisamente ti paese capoluogo. — Copiano (74 m.) è paese dì carattere essenzialmente rurale; non manca però di qualche buon edilìzio moderno o rimodernato. Noi dintorni sorge un oratorio detto la Colombina, molto frequentato nel dì della sagra.
Il territorio, in rasa pianura, abbondantemente irrigato, dà cereali d'ogni specie, riso, lino e praterie artificiali di grande estensione. L'allevamento del bestiame è l'industria di maggior rilievo nel Comune, alla quale riesce di sussidio l'industria dei caseifici.
Coli, elett. Corteolona — Dioc. Pavia — PJ e Tr. locali, T. e Str. ferr. a Belgiojoso.
Costa dei Nobili (1072 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende in uno dei punti più depressi della regione — toccando in media i 00 metri dal livello del mare — a mezzodì da Corteolona ed in posizione intermedia fra questa borgata ed il Po. Il paese capoluogo del Comune sta sopra un rialzo di terreno (66 m.), detto appunto la Costa, davanti al quale l'Olona si bipartisce per correre in due rami a metter foce nel Po, l'uno presso San Zenone, l'altro verso Zerbo.
Il territorio di Costa dei Nobili umido, bene irrigato, è — quantunque dì frequente danneggiato e minacciato dalle piene del Po - fertilissimo. Produce : cereali d'ogni specie, gelsi e limitatamente anche viti.
Coli, elett. Corteolona — Dioc. Milano — P2, T. e Str. ferr. a Corteolona.
110 — Lia S'ulria, voi. II.