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Parte Seconda — Alta Italia
Vellezzo Bellini (1373 ab.). — Il territorio di questo Comune, già appartenente al soppresso mandamento di ISereguardo ed ora, per effetto della legge 30 marzo 1890, aggregato al mandamento giudiziario di Pavia, si trova ad ovest della strada provinciale Milano-Pavia e del Naviglio, a cui è unito mediante un breve tratto di strada per la frazione di Giovenzano, che, insieme a Vellezzo Bellini ed Origioso, forma il nucleo comunale. Nella frazione di Giovenzano (93 in.) si notano alcuni edilizi di costruzione moderna e di bella apparenza, ad esempio li vecchio castello, ridotto a villeggiatura, dei nobili Galluzzi. Notevolissimo è nella cappella centrale del cimitero di Vellezzo Io splendido Crocifìsso, affresco dovuto all'artista pavese Pasquale Massacra. Anni sono, nella frazione di Rebecchino, ammirava si anche una bella tavola del Bergo-gnone, che l'avidità di guadagno volle esulata in Inghilterra. Nel rimanente (lei Comune predomina il carattere rurale e non pochi sono i cascinali sparsi per la campagna.
Il territorio, copiosamente irriguo e coltivato con cura, produce cereali, riso e foraggi ed in parte anche gelsi. L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile e la produzione dei latticini sono le industrie maggiori del territorio.
Coli, elett. Pavia — Dice. Pavia -— P2 e T. a Torre del Mangano, Str. ferr. a Certosa (f'raz. di Torre del Mangano).
Vidigulfo (2850 ab.). — Si trova questo popoloso Comune nella vasta plaga dei latifondi, delle risaie e delle marcite pavesi, fra la strada provinciale antica da Milano, porta Vicentina, per Pavia e il Lanifero Meridionale. Frazioni principali del Comune, oltre il capoluogo, sono Vairone, Mandrino e Cavagnera, paesotti abbastanza popolosi, e numerosi cascinali sparsi per la campagna. 11 paese di ¦digolfo (85 m.), sebbene nel mezzo di una plaga eminentemente agricola e dedito alla coltivazione del riso e dei prati artificiali innanzi tutto, è grosso; non manca di qualche bell'edilizio, d'una chiesa parrocchiale di antico disegno, di un piccolo castello, del palazzo Comunale e di uno stabilimento meccanico.
L'allevamento del bestiame da stalla e da cortile è, insieme al caseificio, l'industria predominante del luogo, in sussidio alla produzione agraria. 11 formaggio ed il burro, assai apprezzati, sono generalmente ritirati dai mercati di Melegnano e di Lodi.
Cenno storico. — Vidigulfo ha origini antiche, che si fanno risalire al periodo longobardico. Nelle storie delle lotte comunali tra Milano, Lodi e Pavia il nome di Vidigulfo — che allora era luogo munito di una rocca, i cui avanzi formano anche oggi l'ammirazione del visitatore — ricorre di sovente come causa di contrasto o come teatro degli scontri fra le milizie di quei Comuni. Interessantissimi sono gli statuti di questo paese del secolo XIII, esistenti nell'atto originale nell'Archivio del Museo civico di Storia patria di Pavia e pubblicati fra i documenti delle Memorie storiche di Milano dal Bulini Fu poi Vidigulfo fino dal 1329, per diploma dell'imperatore Ludovico il liavaro, feudo dell'illustre famiglia Landriani.
Coli, elett. Pavia — l)ioc. Pavia — P3 a Landriano, T. e Str. ferr. a Villamaggiore.
Zeccone (843 ab.). — Il territorio di questo Comune si trova nella bassa e rasa pianura pavese, fra la strada provinciale di Milano a Pavia, il Naviglio e l'Olona, ad oriente della Certosa. — Zeccone, capoluogo del Comune (86 ni.), è paese di aspetto completamente rurale. Dai suoi dintorni vennero quelle belle collane d'oro, una delle quali con medaglione formato da un soldo d'oro di Teodosio, che si ammira nel Museo civico pavese di Storia patria.
Il territorio, irrigato da numerosi canali, è messo a risaie e marcite nella sua maggiore estensione. Prodotti locali; riso, cereali, foraggi. L'allevamento del bestiame ed il caseificio sono di efficace sussidio all'agricoltura locale.
Coli, elett. Pavia — Dioc. Pavia — P3 e T. a Torre del Mangano, Str. ferr. a Certosa (f'raz. di Torre del Mangano).