Mandamenti e Comuni del Circondario dì Pavia — La Certosa '1 17
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Fig. 35. — Ciulosa: l'arie posteriore del tempio.
storiche clic ci dicono essere cominciate nel 1512 — quintili l'edilizio era pressoché compiuto e non mancavano elio le graduali spere di abbellimento e ili riparazione ai danni subiti nelle passale guerre — le distribuzioni di sussidi, minestre, elemosine ed altre beneficenze ai poveri del contado. Cerio che quelle forme di beneficenza 11011 sono le più consentanee al progresso delle idee ed allo spirito dei nostri tempi; ma senza entrare in questioni speciali o dirimenti, guardando il bel monumento che ci sta davanti ed il vasto raggio di campagna dai frati conquistato, beneficato o migliorato alla produzione agricola, dobbiamo contro chi leggermente li accusa ili egoistica oziosità o di infecondo ascetismo, perla verità storica, affermarli invece altamente benemeriti e dell'arte e della ricchezza nazionale.
Dalle cellette passando all'ortaglia, clic fu del convento ed ora fu incamerata dal Demanio, è. interessante, per chi vuol formarsi una completa idea del maestoso monumento, girare intorno all'abside, ed alla parte posteriore ed alla fiancata di tramontana del tempio (fig. 35). Questa parte dell'edilizio, arcliilettonicamente, quanto il resto, interessantissima a studiarsi, si accorda perfettamente nella struttura, eoli'organismo intese del tempio. La costruzione, a differenza della facciata tutta in marmi di Carrara e di Gandoglia, è essenzialmente in cotto ; e nel rosso cupo dei ina tieni e delle fregiature in plastica, spiccano maggiormente e con mirabile effetto le bianche colonnette dei loggiati ricorrenti sotto le cornici, clic in nessuna parte dell'edilìzio mancano; e le cotonature in marmo, che qua e là completano le linee dei fregi.
Bellissimo è pure 1 effetto delle numerose edicolette, colle quali terminano i grandi piloni esterni dell'abside e delle braccia laterali, le quali edicolette sembrano formare una fantastica corona all'elegante titano, dal triplice loggiato a colonne di marino —vero trionfo dell'arte «macina — clic s'innalza dal mezzo dell'edilizio.
L'occhio, che pur dopo tante e si varie profonde sensazioni, provate ncH'esaniinare, nell'osscr-vare le singole parti dell'edilizio, dovrebbe esser stanco e soddisfatto, trova qui in questa festa dei colori, delle linee, tra il verde sfondo delle campagne e l'azzurro del cielo, nuove ragioni di intenso godimento e l'anima ancora una volta si esalta in un inno alla gloria degli artisti, che seppero ideare, volere e compiere questo, in ogni sua parte, meraviglioso miracolo d'arte.