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Parte Seconda — Alla Italia
il loru debito verso Gian Galeazzo. Nel mausoleo giacciono le spoglie del duca suddetto e della sua prima moglie Isabella di Valois, ciò che era contestato dagli istoriografi pavesi.
La paternità di questo rarissimo monumento, a causa della grande confusione di cose, delle invasioni soldatesche, della distruzione di molti documenti e del saccheggio e dei danni patiti dalla Certosa sul principio del secolo XVI, specialmente allorché Francesco I di Francia vi pose il suo quartier generale attendendo all'assedio di Pavia, clic doveva risolversi nella più memoranda disfatta a lui toccata, rimase incerta od attribuita falsamente ad artisti o che non vi lavorarono o che non esistettero affatto.
11 Merzario, dopo lungo esame di documenti, ritenne il mausoleo opera di Guinif'ortc Solari, e scrisse come conclusione delle sue ricerche :
Di questo monumento del quale in ogni tempo fu celebrata la magnificenza — e che, come abbiamo più sopra notato, stava altamente a cuore di Lodovico il Moro, duca di Milano, che per esso mandava persone ad acquistar marmi adatti in Carrara, ed esentava con pubblico edillo dal dazio tutti marini e materiali clic dovevano servire ai lavori della facciata e del mausoleo stesso — scrive il prof. Magenta, dotto illustratore della Certosa, delle arti e della storia di Pavia : « È opera che vuol essere veduta e 11011 descritta essendo la parola impotente a delineare ini complesso cosi armoniusu di marmi, la- più parte dei quali sono 1111 capolavoro. Bassorilievi, statue, candelabri, arabeschi, trofei, imprese, ghirlande e ogni genere d'ornati che più vaghi non sapremmo concepire, tutto è in quel monumento condotto con tale finezza e buon gusto da farne la meraviglia del tempo ». Certo clic per quanto l'illustre storiografo abbia colorito l'impressione sua, il monumento di Gian Galeazzo Visconti alla Certosa è cosa di altissimo valore artistico e destante un senso di profonda ammirazione a chi con intelletto d'arte sa osservarlo e studiarlo, tanto nello insieme che nelle singole parti.
Il mausoleo consta di due parti : un portichctto a due arcate sulla fronte ed una ai lati sotto il quale è la tomba: finissimo il lavoro di decorazione dei pilastri, degli archi, della cornice, del tetto di questo portichctto. Nella parte superiore, a guisa di tribuna, domina in una bella nicchia di puro rinascimento, la statua al naturale della Madonna col bambino, opera perfetta di Benedetto Briosco. Negli specchi clic contornano su tre lati la parte superiore del monumento, stanno finissimi bassorilievi nei quali sembra perfino di riconoscere il tocco del Bambaja, e rappresentano i l'atti più famosi della vita di Gian Galeazzo. Dire della ricchezza ornamentale di questo monumento non è possibile. L'urna che sta sotto il portichctto, trascurata al tempo delle dolorose vicende del ducato, venne ultimata verso il 1500, su disegno di Galeazzo Alessi: e per quaulo bella non e perfettamente intonata al carattere del monumento ed alla statua del duca che \i sta sopra, steso, colla spada sul petto. Questa statua, lavorata, come la patina presa dal marmo e la stessa sua fattura lo rivelano, nel tempo medesimo in cui la parte maggiore del monumento fu fatta, ha a nostro avviso grande affinità colle statue di Lodovico il Moro, di sua moglie Beatrice, che sonu nella stessa navata al braccio nord, e con quella di Gastone di Foix ch'è al Museo archeologico di Milano, del Gobbo Solari le prime, del Bambaja l'altra. 11 richiamo a queste statue guardando quella di Gian Galeazzo è potente, ina in verità noi, in coscienza, non potremmo deciderci per l'uno 0 per l'altro dei due