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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Pavia — L    401
   al duplice urto e finirono per volgere in rotta. Il re, alla testa della cavalleria francese, combattendo valorosamente, tentò di far argine allo scompiglio dei fanti, nei quali, incalzati dalle truppe del Connestabile di Borbone, facevano strage anche le artiglierie fulminanti dai non lontani trinceramenti della città. Nel pomeriggio la battaglia era perduta per le anni di Francia, e Francesco I col suo stato maggiore, costretto a rendersi prigioniero. Egli iterò rifiutò di consegnare la sua spada al Connestabile di Borbone, traditore della patria, militando egli, francese, contro la Francia al servizio di Carlo V, e fattosi presentare al viceré Launoj a questi si arrese. Il viceré lo ricevette prigioniero a nome dell'imperatore e dopo avergli baciata la mano lo condusse nel monastero di San Paolo presso le mura di Pavia, ove fu onorevolmente trattato e curato delle ferite riportate per essere rimasto sotto un cavallo cadutogli morto sul campo di battaglia: di quel monastero rimane la veduta in 1111 quadro ad olio nel Museo civico di Pavia. Furono compagni del re nella prigionìa: il cugino sito re di Navarra, il bastardo ili Savoia, Federico da lìozzolo e tutti i gentiluomini della sua Corte. Morti per parte di Francia rimasero alcuni dei migliori generali, quali l'ammiraglio Honivet, il duca della Treinouille, i signori de Fa Patisse, d'Aubigné ed altri ufficiali di primo ordine. Tra prigionieri, morti std campo di battaglia e annegati nel fiume nella confusione della fuga, i Francesi perdettero in quella giornata da 8 a 10,000 uomini; infiniti carriaggi, salmerie, armi ed artiglierie rimasero pure bottino degli Imperiali: onde non ebbe torto Francesco I, mandando in Francia alla regina notizia della tremenda sconfitta, di aggiungere, a ino'di commento, il laconico motto rimasto celebre: Tout est perdu hors l'honneur!
   Certamente la battaglia combattutasi nei pressi di Mirabello e conosciuta per antonomasia. col nome di battaglia di Pavia fu uno degli avvenimenti militari più importanti del secolo NVI; importante per sé stesso e per le conseguenze politiche che ebbe: di assodare innanzi tutto sull'Italia l'egemonia spagliuola, aprendo alle armate imperiali la via al sacco di Roma ed alla soppressione dell'eroica e gloriosa Repubblica fiorentina, ultima face delle antiche libertà comunali italiane rimasta accesa in quel tristissimo secolo.
   Coli, elett. Pavia — Dioc. Pavia — P1, T. e Str. ferr. a Pavia.
   Rognano (783 ab.). — Questo Colmine, che già appartenne al soppresso mandamento di Beregnardo, venne — per effetto della legge 30 marzo 1890 — aggregato giudiziariamente al mandamento di Pavia. Si trova Rognano (95 111.) ad un chilometro e mezzo ad occidente del Naviglio pavese, in una plaga largamente irrigata, messa tutta a marcite e risaie e in condizioni malariche. Nulla di notevole in Rognano, insignificante nucleo di edifizi rurali, sotto l'aspetto artistico e storico. Il territorio, fertilissimo, produce foraggi, cereali; l'allevamento del bestiame ed il caseficio sono le industrie di naturale sussidio alla agricoltura locale.
   Coli, elett. Pavia — Dioc. Pavia — P3 a Binasco, T. e Str. ferr. a Certosa (fraz. di Torre Mang.).
   San Genesio (1405 ab.). — Il territorio di questo Comune si stende ad oriente del Naviglio pavese, sulla strada che da Pavia, per Siziano, si dirige a Milano. — Il Connine di San Genesio (87 m.) è costituito da varie frazioni, per lo più cascinali e piccoli agglomerati di case rurali, sparsi per la bassa acquitrinosa campagna, messa tutta a risaie e marcite. Per quanto la campagna in questa località si mostri rigogliosa e verdeggiante, l'aria, appunto per l'eccessiva umidità, è ritenuta insalubre.
   Prodotti del luogo: foraggi abbondantissimi, riso, cereali e frutta. L'allevamento del bestiame e la fabbricazione dei latticini costituiscono, dopo i prodotti diretti del suolo, la maggior ricchezza locale.
   Coli, elett. Pavia — Dioc. Pavia — P\ T., Str. ferr. e Tr. a Pavia.