Pavia
55
compiuto. T/ctlifizio principale di prospetto è condotto sul severo ed artistico stile lombardo del secolo Nili, colla fronte a cuspide ed una slanciata cupola ottagona. Sulla fronte domina una buona statua del Bigonzoli, milanese, siniboleggiantc la l'i dà pei defunti. Oltre l'ingresso liavvi fatuo coperto a volta, destinato a famedio ed ai fianchi ili questo si stacca il porticato continuo aperto, ripiegante ad angolo retto per assecondare la forma ilei quadrilatero, interrotto a tratti equidistanti da edicole di vario diseguo ed online, ed al centro d'ogni lato da una galleria ad androne, ove trovatisi gli ussari distinti.
Voi centro del lato di sfondo — ancora incompiuto venne eretto ini edilizio formante riscontro a quello principale d'ingresso destinato ad ossario connine per i residui delle disumazioni. Sebbene di recente costruzione, questo Cimitero è già nei porticati adorno di belle edicole e di monumenti, nei quali artisti milanesi e pavesi hanno gareggiato di bravura. Loda!issimi alcuni affreschi del Iluz/.io e del Sara.
La strada che esce da porta Garibaldi si dirige alla bassa od al Po, passando per l'xdgiojoso, cospicua e interessante borgata, ed a Corteoloua, paese ricco di storiche memorie, di cui a momento opportuno avremo ad occuparci,
4. Porta Ticino. — Come il nome lo dice, si esce da questa porta passando sul gran ponte Esperto del Ticino. La porta che mette al ponte, dal lato della città, fu eretta nel 1822 su disegno dell mg. Amati. Un ampollosa e laudatorio lapide latina, dei tempi dei Visconti, leggesi nella parete destra appena varcata la porta e chiama Pavia la seconda Poma; la porta ch'I alla testa esterna del ponte, o sobborgo del Ticino, ora corso dei Mille, fu eretta nel 15V9, quando di là passò .Margherita d'Austria, diretta in Ispagna a sposarvi Filippo III. Oltre il borgo Ticino prosegue, fra belle campagne e terreni portanti evidenti le traecie delle recenti alluvioni padane, e del Ticino, la strada provinciale che conduce all'Oltrepò pavese, a Voghera, conginiigendosi coli'Emilia. Questa strada attraversa il Po sopra un ponte di barche, che si vede a valle del grandioso ponte in ferro ili Mezzana Corti, per il passaggio della ferrovia, il quale nella primitiva idea doveva servire anche per il transito dei carri e dei pedoni (Vedi Mezzana Corti-Boiiarone).
5. Pokta Cairou. — Questa porta, che s'apre a nord-est della città, non era in origine che l'antica porta di Santa Maria Pertica, rimodernata negli ultimi anni ed intitolata alla patriottica famiglia pavese.
Nelle vicinanze di questa porta si trova il pubblico Macello, eretto con intendimeli ti moderni ed igienici nel ISSO e colla spesa non piccola di lire 250,001). Un bel ponte sul Naviglio, che quivi fa conca, serve alla strada clic conduce a Lodi, lungo la quale trovasi l'Orto agrario, proprio sull'area del soppresso convento di San Giacomo, celebre perla morte hi avvenuta del B. Bernardino da Feltre, che qui ebbe veneratis-sima tomba. Poco lungi si innalzava, sull'area dell'odierna villa .Temoli, il monastero di San Paolo, ove venne tradotto prigioniero e ferito Francesco 1 di Francia dopo la fatale battaglia detta di Pavia (a. 1525). Un'altra strada conduce al vicino Comune di Mirabello ed Uniti, celebre per fasti storici nei periodi viscontei.
Intorno a Pavia è tutta una rete di strade, di ferrovie, di lìnee tram viarie e di canali che fanno, tanto per il commercio quanto pei l'agricoltura, della città un centro importantissimo d'attività.
CENNI STORICI
Indubbie sono le alte, antichissime origini di Pavia, appartenente a quella regione abitata dai Galli Insubri prima, dagli Etruschi poscia, dai Galli Cisalpini quindi e soggiogata da Roma 220 anni prima di C., che aveva il suo centro massimo nella città di mezzo, in Milano.