Pavia
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palazzo Visconteo e gli spalti dell'antica cittadella, presso i quali sorge l'ottagona cupola del San Pietro in Cielo (l'Oro.
AI punto d'ingresso in città, ove sono gli uflizi del Dazio, sorgono a segnare la barriera due torrioni laterali, colle statue simboliche del l'o e del Ticino semicoricati. In capo a questa porta è la bella ed a lunghi tratti rettilinea strada provinciale che va a Milano, percorsa anche dal tram a vapore Pavia-Milano. Fin al punto d'incrocio colla ferrovia I'avia-'Milano-Genova lo stradone è fiancheggiato da due doppi filari di alti platani, in modo da ricordare il magnifico stradone da Milano a Alonza. È questo stradone una delle passeggiate favorite dei Pavesi.
Lungo questo stradone-viale trovasi il canale o Naviglio pavese, d quale, alla sua estremità verso Milano, è sorpassato dalla ferrovia mediante un ponte iu ferro ad una sola, ampia travata. Poco sopra questo punto il Naviglio fa gomito verso levante onde evitare la città, dalle cui mura scorre a pocln metri di distanza, dirigendosi alle colossali conche d immissione nel Ticino. Queste conche furono, sul principio del nostro secolo, quando vennero costrutto, considerate fra le opere idrauliche di maggiore importanza fino allora conosciute, superate solo dal canale Caledonio ni fsco/ia, il quale, mediante otto conche, unisce il mare del Nord all'Atlantico e per il quale possono passare navi di grande pescaggio. Ma ora che abbiamo assistito ai trionfi dei tagli di Suez e di Corinto, agli immani, per quanto sfortunati, tentativi del taglio del Panama; ora che abbiamo il grande canale a conche di Kiel e che abbinili visto opere immense di bonifiche e di prosciugamenti, queste conche del Naviglio possono sembrar modesta cosa; non sprezziamole però, che meritano ed hanno tuttavia l'ammirazione dèi competenti e sono considerate fra quelle opere idrauliche die incoraggiarono gli intraprendenti ad altre e più ardite e colossali
Com'è noto, il Naviglio, o canale navigabile, tra Pavia e Milano (V, voi, ìli.'ano, pag. 39) venne decretato da Napoleone imperatore, con uno dei suoi ordini perentori, datato da Mantova, il 20 giugno ff03. Un tentativo, infecondo e senza seguito, era stato fatto al tempo della dominazione spagnuola, sotto il chiassoso governatore Fucntes; ma d'allora in poi il canale navigabile e largamente b rigatore tra Milano e Pavia era stato un desiderio insoddisfatto dalle popolazioni. Vppena il decreto napoleonico fu emanato si posero all'opera gli ingegneri Ferranti, Gt'assoni e Giudici ed il matematico jJrtmacci, professore all'Università, sulle orme degli studi già fatti dal Frisi; seguirono poi il l'area, il Fumagalli ed il Casini nell'esecuzione dei lavori, e nel 1813 l'acqua era immessa fino a Torre del Mangano, a circa 7 chilometri da Pavia. I rovesci politici e militari di quell'anno e del successivo fecero sospendere i lavori: tanto più che restava il più difficile a compiersi, di scendere cioè fino all'immissione nel Ticino. Ripresi con grande alacrità i lavori nel 1810, il 10 agosto ÌSI'J la navigazione del canale fu possibile lino al fiume.
11 canale è lungo, tra Milano e Pavia, 31 chilometri; è largo non mai meno di m. 10.70 e con una caduta totale di metri 55.076. L'opera più importante e difficile è nel tronco da Pavia al Ticino. Quivi bisognava vincere d'un tratto le difficoltà d'oltre 20 metri di dislivello, e quivi maggiore apparve l'abilità degli ingegneri idraulici coll'iiivenzione dei sostegni accollati e del grande bacino d'immissione. Chi visita Pavia non deve trascurare di vedere anche queste conche, per le quali in pochi minuti, barche cariche di 35 tonnellate di mercanzie, possono essere immesse nel Ticino, discendendo di conca in conca i 20 metri di dislivello e con pari facilità dal Ticino possono salire al canale c tratte dai bardotti lungo la doppia alzaia dirigersi a Milano.
Da porta Milano, seguendo sempre lo stradone provinciale, si giunge, in capo a sette chilometri, a Torre del Mangano, punto di fermata per chi vuol recarsi alla famosa Certosa di Pavia, uno dei più meravigliosi monumenti che al mondo si conoscano (\ più sotto al Cornano di Torre del Mangano). Proseguendo ancora per Binasco —