Pavia
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lì Clinica incili^ propedeutica. follila In per convenzione col Governo nel 1885, capace di 28 letti e fornita di ricca suppellettile scientifica, per le cure, le dinioMiazioni c le ricerche necessarie ili questo ramo Ili scienza. — 4* ('.finirà i hirurgira propedeutica, impiantala nel 18<»0 c clictl'aniiu in ali-io ebbe sempre notevole i;iei omento e miglioramenti d'ogni sorta: i situi locali sono capaci di > i lelli. —Jl® Clinica ostetrica, fondata nel 1818 e diretta pel primo dal professore Dongiovanni. \i operarono il Pastorello, il Covali, il Cazzaci, il Porro, il Guzzi, morto di recente, tutte celebrità in questo importantissimo ramo della scienza medica. É capace di 15 letti, con stanze riservile ai casi speciali ed infettivi ed un teatro delle, operazioni, nel quale possono trovar posto olire Iti) studenti. Annesso è un tlomp/sio
tìitiemlegko, capace di 2i letti. Questa clinica serve tanto per gli studenti in medicina, quanto per le allieve lavatrici. — 0» Clinica oculistica, t'ululata nel 1818, \i insegnarono il Panizza, il l l.ii cr, il Quaglino ; è l'ornila dei più inodorili strumenti atti alla cura ed all'analisi delicatissima delle malattie itegli occhi.— 1 Clinica silìlialrica c dermatologica, fondai;; nel 1800. — 8 ( Unica psichiatrica, fondata nel I8(i(3 dal prof. Cesare Lombroso, proseguila poi dal prof. Tamburini, dal llaggi e dal lìczzonico. A sussidio di questa (dioica è il grandioso e nuovo manicomio provinciale di Voghera.
tuiisor/.io I nhersìlario. — Fondalo nel 1875 per concorrere alla conservazione ed al maggior ìiicreinciilo dell'Aleneo. Formarono questo Con-soiziu: il collegio Ghislieri, con una quota annua di lire 2(1000; il Comune di Pavia, con una quota di lire 10,000; la provincia di Pavia, con una quola ili lire 7000; ed il civico Ospedale ili San Matteo, che si presta con larghezza al uianteniinenlo delle cliniche e contribuisce con
51)00 lire annue ila delibarsi eschisivanienle ali 'incremento degli studi medici e chirurgici.
fondu l'orla. — I costituito dalla eredità di lire 250,000, lasciate dal celebre prof. Luigi l'olla, allo scopo precipuo che fosse ritornata e mantenni» ucllTniversità pavese la Facoltà filosofica e nialenialica, lidia per cffelto della deprimente legge Casali. Il l'ondo Porta è di patronato del Municipio ili Pavia, che n'ò anche i'ain-niiuisli'alore diretto. Cominciò ad esser fruttifero nell'anno 187!) ed il suo reddito ò impiegato per circa tre quarti nella Facoltà di lettere e filosofia e per uri quarto nella Facoltà di scienze iiiatemaliche.
Istituì» Vist'iuilii'iie. Fu fondato col lascito di un cospicuo patrimonio fallo dal fu ing. Luigi Nasciinbene da Pillando Po, per sussidio baliatico ed avviamento agli sludi di un detei minalo numero ili fanciulli d'ambo i sessi dell'amico Oltrepò pavese, e per l'erezione di due cattedre nella Università: una ili lùlunnione e l'altra d Storia della Rami latina nelle Indie occidentali d'America.
Statistica jlejjli studerili — Dall'anno scolastico 188,1-80 i! numero degli studenti inscritti superò sempre il migliaio. Mancano ancora due animalità per poter stabilire la media del decennio in corso. Il decennio precedente dal 1877-78 al 1880-87 segna questo progresso; nel 1877-78 gli sfurienti inscrilli erano (ili ; nel 1880-87 furono 1010. Il maggior mimerò delle iscrizioni è sempre per la Facoltà medica : nel 1880-87 erano inscritti in medicina itti slu-deuli : in scienze fisiche, matematiche e naturali 151; in giurisprudenza 188 ; iu farmaceutica 121 il rimanente negli altri corsi. Il minor numero delle iscrizioni e sempre fatto per la filosofia e lettere, che nell'anno suddetto avevano 18 studenti inscritti.
TEATRI e SOCIETÀ DI RICREAZIONE
Pavia, ove specialmente durante la stagione degli studi è tanta affluenza ili gioventù, che pur mostrandosi assidua ai corsi e studiosa, non rifugge dagli svaghi mondani, ha duo teatri e numerose società ricreative.
Il maggior teatro di Pavia è il Fraseliini, situato sul corso Vittorio Emanuele, tra la piazza d'Italia ed il Castello. Venne eretto nel 1771 per iniziativa di quattro nobili pavesi. Il disegno originale fu dato dal celebre cav. Antonio Galli-Bibbiena, architetto della Corte di Vienna, La costruzione è tutta in mattoni salvo le colonne e i capitelli che sono di pietra, ed è condotta in modo solido e sicuro, per non dire perfetto. La facciata, recentemente restaurata sul disegno primitivo, è di buonissimo effetto architettonico.
Nell'interno la sala, di bellissimo disegno, consta di quattro ordini di palchi oltre il loggione, nel quale l'architetto intese sovrapporre i quattro ordini classici d'architettura: il dorico al prini'ordine, il ionico composto al secondo, il corinzio al terzo e l'attico al quarto. Ogni ordine comprende 25 palchi, abbastanza spaziosi, coi camerini retrostanti. Il proscenio, di disegno elegante, è fiancheggiato da due statue allegoriche della Musica e della Poesia.
130 — l.is Patria, voi. II.
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