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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Ruggero P>oscovich, dalmata (1763-68); Gregorio Fontana (17G8); Pietro Paoli, livornese (1782-84), matematico insigne; Vincenzo Piumacci, già ricordato, professore di calcolo sublime ed integrale, autore d'importanti pubblicazioni intorno a questa scienza ed assunto all'insegnamento m Pavia nel 1801.
   Caduto il Regno Italico e tutto l'edifizio napoleonico, restaurata nuovamente, nel 1814, la signoria austriaca in Lombardia, non si può dire che dal nuovo stato di cose l'Università di l'avia, per quello che riguarda particolarmente le scienze positive e mediche, avesse a soffrirne; fu piuttosto sorvegliato l'indirizzo letterario e filosofico da darsi alla gioventù. 11 governo, non contrario in quel primo tempo allo sviluppo degli studi, accettando le proposte dei rettori Confìgliaccln e Spedalieri, acconsenti al compimento del fabbricato e, nel 1820, si iniziarono i lavori, eseguendo i disegni che già erano stati studiati dal Pollak di Vienna e dal Marchesi di Monza.
   Nel 1840 gli studi di matematica vennero staccati dalla Facoltà di filosofia e col-l'aggiunta di nuove necessarie cattedre si costituì la speciale Facoltà di matematica. Nel 1845 fu approvato il disegno dell'Aula Magna e se ne pose la prima pietra, affidandone la esecuzione all'architetto Yergani; nel 1848 questo edilìzio, di stile classico! accademico, che sorge di fronte all'ospedale «li San Matteo, era terminato. Ila appunta nel 1848, per ì movimenti rivoluzionari di quell'anno e nel susseguente 184',), tino all'autunno dui 1850 l'Università rimase chiusa.
   Dal 1850 al 1859 l'Università fu un semenzaio di giovani patrioti, che, nelle preconizzate guerre del 1859-G0 per 1 indipendenza, seppero prendere, o volontari nelle file garibaldine o nell'esercito regolare, un posto importante in quelle campagne del riscatto.
   La legge Casati, applicata nel 1859 all'Università di Pavia, non fu a questa molto benevola, perchè le tolse la Facoltà di lettere e la Scuola per gli ingegneri. Ma il Connine, la Provincia, 1' Vmministrazione del collegio Gliislieri e quella dell'Ospedale costituirono un Consorzio per la conservazione e l'incremento dell'Università; allo stesso scopo il prof. Luigi Porta, morto nel 1875, legò tutto il suo patrimonio al Municipio dì Pavia affinchè fossero ricostituite le due Facoltà tolte dalla legge Casati, e, ciò avvenne infatti mediante la legge 3 luglio 1879, che restituiva all'Università di Pavia la Facoltà filosofica e approvava il progetto di nuovi fabbricati all'Orto botanico. Nel 18S3, alla Facoltà di matematica venne aggiunta la Scuola normale superiore, scopo della quale è di preparare i giovani ali insegnamento e di accrescerne il corredo scientifico. Con parte del fondo Porta fu pure formata ima Scuola di magistero storico-letterario, corrispondente alla scuola normale per le scienze naturali.
   Numerosa è la schiera degli insegnanti veramente illustri, che anche nell'ultima metà dei secolo l'Università di Pavia ebbe alle sue cattedre. Citiamo brevemente ì nomi dei più celebri: Bartolomeo Pani/za, anatomista profondo, dal 1815 al 18G4; Mauro Rusconi, illustre embriologo, uno dei precursori più dotti di questa scienza, nella quale fece mirabili scoperte, perseguitato perle sue opinioni politiche di antico soldato della Cisalpina, non potè mai ottenere la nomina di professore; Francesco Flarer, tirolese, oculista, tenne cattedra dal 1819 al 1859; F. S. Hildebrand, russo, professore di clinica medica e di fisiologia dal 1819 al 1830, fu dei primi ad avvisare ai mezzi di combattere la pellagra; Gaspare P>rugnatelli, pavese, professore di storia naturale e di tecnologia dal 1819 al 1851; Bartolomeo Signorini da Adro. direttore della clinica chirurgica di Pavia dal 1824 al 1830: operatore arditissimo trovò metodi nuovi, ebbe ad incontrare l'inimicizia dello Scarpa: da Pavia il Signorini passò a Padova, ove divenne celeberrimo; Teodoro Levati da Pavia, tenne la clinica ostetrica dal 1827 al 1848 e dal 1859 al 1871; Luigi Porta da Pavia, ottenne per pubblico concorso la cattedra di clinica operativa nel 1832 e la tenne per oltre quarant'amn Fu scienziato ed operatore valentissimo ad un tempo, degno continuatore dello Scarpa: nel 184S fu