Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Pavia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (55/313)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (55/313)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Pavia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1896, pagine 302

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Pavia
   virjnfìai
   Fig. 12. — Pavia : Mercato coperto.
   città ili questo edilìzio insieme alla data della costruzione ed al nome deH'arcliitello.
   l'ala/./.i ed edili/i privali — Sono numerosi in Pavia i palazzi e gli edilìzi privali die meriterebbero un cenno illustrativo. Ci limitiamo, per non eccedere alla misura impiotaci, a ricordare ; il palazzo Vescovile, in piazza ili I Duomo, propri® di fronte alla cattedrale, edilìzio del secolo XV l,con tra cri e. di successivi rimaneggiamenti ed un bel porticlictto rialzato dal piano della piazza; il palazzo Botticella, in corso Cavour, costruzione evidentemente del secolo \1\ , abbellito nel secolo successivo da fregi 111 terracotta di finissima fattura e considerato fra i monumenti nazionali della provincia; la casa Cairoli, die nulla ha di artistico per se stessa, ma che tante patriottiche memorie serba e solleva, e nella quale per due volle, nel 1848 e nel 1862, fu ospite Garibaldi che dal balcone arringò la folla fremente e plaudente : la casa Cairo!: è all'estremità settentrionale del corso Vittorio Emanuele; casa Marozzi, ove si poteva ammirare una pregevole galleria
   artistica privata, nella quale si conservavano i migliori dipinti del silente pittore ed ardente patriota pavese Pasquale Massacra, al quale, sul corso Garibaldi, fu posta una lapide che ne ricorda la eroica morte avvenuta, per austriaco tradimento, il 16 marzo 1849, in età d'anni 110.
   Fra gli altri palazzi notevoli della citta accenneremo ancora a (lucilo de; marchesi liellisonii, splendido edilìzio (li ricca architettura, sorto sulle rovine del palazzo Del Maino; il palazzo Arna-boldi. di fronte a San Michele, notevole nella sua parte più recente; il palazzo già Vistarmi, ecc.
   Nella parte bassa della città, die più si accosta al Ticino, si stendeva il maggior nucleo della città longobarda. In quelle case ridotte in gran parte ad umili abitazioni di operai, di povera gente, non è difficile, specie per chi sa cercare, e per chi ha la pratica e l'occhio esercitato a tali ricerche, il rinvenire traccie ed avanzi delle antiche costruzioni, e particolarmente in certe ampie sale, voltate, ricordanti lo splendore dei vetusti palazzi.
   L UNIVERSITÀ
   L'orgoglio massimo e legittimo della Pavia moderna, la gloria di cui essa si fa più bella e clie nessuno può contrastarle, è la sua Università, che certo oggi è fra le primissime d'Italia e fra le pili illustri del inondo.
   La costit uzione dello Studio di Pavia ad Università data storicamente dal secolo XIV; ma le origini dello Studio pavese è duopo rintracciarle in ben più alto corso della storia fra i secoli, l'avia, che alla caduta dell'Impero romano, con Teodorico si trova uno dei centri militari e capitale della monarchia gotica di Teodorico, oechieggiante astutamente colla raffinata coltura latina, od almeno con quanto di essa erasi salvato nella