Pavia 17
Altre antichissime cliìesc di Pavia sono :
Fig.
Sun Gcrvaso (già ricordato). — liite-nuta per la prima chiesa sòrta in Pavia, rovinata dalle invasioni barbariche ed in ^articolar modo dalle orde di Odoacre. Gli Ungari nel 974, contro i quali mai potò resistere Berengario, la raserò al suolo: fu poi rifabbricata dalla regina Adelaide, moglie all'imbelle Lolario e predestinata, dopo le note peripezie, a dividere con Ottone 1 la gloria dell'impero. In questa chiesa furono sepolti i re longobardi Autari e Cieli e la regina Ansane. _ San Teodoro (dettadapprima Sant'Agnese).— Esisteva con questo nome già da qualche secolo, ma cambiò nome quando nel 778 fu sepolto il vescovo Teodoro, santificato. La cripta di questa chiesa e la parte che ha subito minori ingiurie dai ristauratori dei secoli successivi, che nou serbarono alcun rispetto all'euritmia delle lince
9. — Pavia: Porta della chiesa di San Pietro in Cielo d'Oro (da fotografia Alinari).
puro e grazioso, sono del pavese Bernardino Colouibani.
Santa Jlaria dell'Incoronala (detta di Cancpa nuova). — Eretta nel 1-19:2 in stile bramantesco e di forma ettagona, elegantissima; fu dipinta molto singolarmente a fresco dal milanese Longoni ed ha negli altari quadri del Moncalvo, di Camillo e di Giulio Cesare Procaccini e di altri secentisti.
San llarino. — Antichissima, ma ora si può dire totalmente rifatta. La si vuole eretta dal penultimo re longobardo Astolfo, verso la metà del secolo Vili. Vi si mostra una eccellente tavola
buona è l'ornamentazione ad arco acuto della campata centrale, ove non l'avesse deturpata una cruda finestra rotonda apertavi evidentemente nel secolo delle maggiori profanazioni artistiche, il secolo barocco. Ma a questo sconcio si sta ora provvedendo, c l'ing. Siro Dell'Acqua ha già concretato il restauro con una bella bifora, mentre l'architetto Moretti sta studiando un altro suo progetto di trifora. Elegantissime le cinque edicolette in cotto sovrastanti ai pilastri ed al vertice della cimasa.
L'interno fu mal ralla/zonato nei recenti restauri e scialbamente coperto da un intonaco a scagliola, che vorrebbe passare per bardiglio. La maggiore deturpazione questa chiesa la sull'i nel restauro del 1739, per il quale dell'antica costruzione uou rimase clic la facciata, pur essa malconcia, e la l'orma di croce latina a tre navate.
Notevole è la lunghezza di questo tempio in metri 0-i.ui, poco proporzionata alla sua larghezza piuttosto dclicieute. 1 quadri degli altari sono per la maggior parte del seicento lombardo: fra questi se ne distingue uno vigoroso e manierato di Camillo Procaccini.
Vennero sepolti in questa chiesa Facino Cane, famoso capitano di ventura, primo marito alla sventurata Beatrice di Tenda, capitano delle armi ducali di Galeazzo Maria e Filippo Maria Visconti ; Isabella di Francia, moglie a Galeazzo Maria Visconti ; il marchese Manfredo V ili Saluzzo e il dotto perugino Baldo degli Ubaldi, famoso giureconsulto, lettore di diritto nello Studio pavese e raccoglitore degli statuti e delle leggi della città di Pavia.
del vetusto monumento. Degni di rimarco sono gli all'resclii che ornano questa chiesa, tra cui un ìlipinlo raffigurante Pavia nel 1522, vista a volo d'uccello, ed un altro rappresentante i falli della Vilu di San Teodoro e di Sant'Agnese, ai lati del presbiterio. Questi dipinti, di uno stile assai