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Parte Seconda — Alta Italia
all'estremità del cornicione. In ognuna delle campate s'apre una porta riccamente ornata tanto sugli stipiti che nelle arcate — a pieno centro — di bassorilievi, colonnette cordonate, fiori, fogliami e meandri. Sopratutto ricca è la porta maggiore (fig. 5); varii pezzi di questi ornati, nel ristauro, a cui dal 1800 in poi, la basilica, con provvido pensiero e per le cure sapienti del conno, dott. Carlo Dell'Acqua c del suo fratello cav ing. Siro, fu sottoposta, vennero rifatti sul primitivo disegno ed in pietra arenaria. 1 frammenti delle antiche scolturc, tolti di là e sostituiti da nuovi, vennero murati nell'interno in una nicchia del braccio sinistro, di fianco al tempietto del fonte battesimale. Sopra ognuna delle tre porte è una statua in alto rilievo; sulla maggiore sta l'Arcangelo titolare della chiesa, il santo prediletto dei Longobardi, sebbene un'antica cronaca narri (die, al tempo della conquista longobarda, il belligero arcangelo apparisse sul monte Gargano nell'Apulia, a dar man forte agli Italiani combattenti contro quel nuovo invasore del loro suulo, determinandone la sconfìtta. La scoltura ch'è sopra la porta maggiore della basilica pavese raffigura l'arcangelo in piedi, in attu di schiacciare il diabolico drago, cui per soprammercato trafìgge colla propria lancia. Nella parte superiore della facciata è specialmente notevole 1 euritmica distribuzione delle aperture o finestre. Havvi un primo ordine di finestre arcuale a pieno centro, bifore; tre nella campata centrale ed una per ciascuna delle laterali simmetricamente disposte sull'asse della porta. Nella campata centrale, poi, si aprono, sopra alle bifore, tre finestre a feritoia pure ad arco in pieno centro. Sopra due di queste finestre s'aprono ancor due finestre circolari ; e su quella di mozzo è invece tagliata una finestra a forma di croce ; ciò clic riconduce il pensiero al carattere delle chiese primitive. Oltre delle scolture, tra gli elementi decorativi di questa facciata vanno annoverate le solile scodelle in ceramica smaltata, elemento decorativo frequentissimo nelle antiche chiese lombarde.
Il fastigio della facciata è formato da una galleria ad archetti ricorrenti di disegno e di effetto assaiclegantee leggiadro, con capitelli ben lavorati e sagomati : lavoro evidente di epoca posteriore assai al periodo longobardo e fors'anco alla devastazione ed alle terribili vicende a cui questo tempio, con Pavia tutta, fu soggetto in occasione dell'incoronazione di Arrigo li, come a suo luogo si vedrà II restauro di questa facciala fu con cura paziente e con saggio criterio artistico, storico ed archeologico ad un tempo, bellissimo condotto; ha ridato al tempio il suo primitivo aspetto, purgandolo da tutte le superfetazioni che \i erano state introdotte nel periodo barocco, e togliendo sopratutto la grande finestra circolare, aperta nei secoli successivi, con criteri in tulio urtanti e difformi alla originale euritmia del monumento.
La facciata laterale o secondaria guardante sulla piazzetta d'Andrino d'Edesia, assai più semplice, non e per questo priva di meriti architettonici ed artistici. La rivestitura in pietra arenaria non è, come nella maggiore, completa: ma solo nella parte inferiore, a poco più d'un terzo dell'edilìzio. Questo prospetto si protende dalla fiancata nord, all'estremità del braccio sinistro della croce. E diviso in tre campate da due lunghe colonne che vanno da terra fimi al fastigio. La porta, voltata ad arco in pieno centro, è come quelle minori del prospetto principale, ornata di colonnette cordonate e di simboliche scolture. Nell'architrave m pietra è scolpito in una medaglia sorretta da due angeli la figura del Nazareno; nella lunetta invece, è scolpita la simbolica colomba.
11 fianco meridionale della basilica stendentesi lungo la via Severino Capsoni (già San Michele) è «li interesse quasi pari a quello della facciata principale. Quivi il rivestimento dell'edilizio in pietra arenaria e completo; e numerosi sono i frammenti di scolturc incrostati in ogni parte dell'edilìzio. Importantissima per la ricca decorazione è la porta secondaria — ora protetta da una cancellata in ferro — ehe metteva sotto la navata di destra, presso il braccio della croce. Quivi la fantasia dell'artista si è singolarmente sbizzarrita in scolture fantastiche negli stipiti, I in eordonature e fiorami nelle colonnette. Sull'architrave ò figurato il Nazareno in allo di consegnare le chiavi a S. Pietro ed a S. Paolo an foglio. Alcuni pezzi delle decorazioni ili questa porta, assai deteriorati dal tempo, vennero sostituiti da altri fatti siili' identico disegno. I Rammenti asportati furono, insieme ad altri, murati nella ¦ nicchia, clic s'è già detto presso il battistero.
L'abside, m semicerchio, è divisa in varie campate dalle solile, tipiche e lunghe colonne, che da terra salgono fino al fastigio dell'edilizio. Nella parte superiore ha una loggetta, di tre arcale per ogni campata ; in tutto simile a tante altre, che dello stesso periodo e della stessa corporazione d'artefici si trovano nella nostra regione-La cupola, ottagonale, esternamente è ornala da due ordini di archetti a pieno centro formanti loggia ; .sempre secondo il sistema degli antichi costruttori comacini. L'abside è ora contornata da un piccolo giardino che ne rileva meglio la elegante linea,'ed è difeso dalle ingiurie dei protervi, scatenantisi specialmente sui frammenti delle antiche scolture clic la ornano, da una buona cancellata in ferro.
11 campanile, sul lato settentrionale della chiesa, , incastrato sul rientrante del braccio sinistro della croce, e antico nello zoccolo, ma nella parte superiore è moderno, e, quel clic è peggio, in completa stonatura col rimanente dell'edilizio,
Circa all'interno della basilica di. San Michele Maggiore, abbiamo già detto che la prima
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