Pavia
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Fig. 5. — Pavia: Porta principale della Basilica di San Michele Maggiore (da fotografìa Brodi).
due secoli l'una dall'altra. La parie inferiore, la più antica, quella die si vorrebbe da taluno contemporanea alla erezione della intera fabbrica, è la più caratteristica, per le scolture che in sette fascieo ordini, l'uno soprastante all'altro, in linea parallela vi sono incrostate a profusione. Queste scolture, rappresentanti per lo più animali, chimere, ormili, meandri, uccelli, grotteschi ed anche qualche figura umana, sono dal tempo e dall'ingiuria degli uomini assai deteriorati ; tuttavia si prestano ad esser classificate per opere
compiute tra il secolo VI ed il VII, non oltre. Al tempo di Bertarido, ricordato da Paolo Diacono, dovevano già essere compiute e collocate; nei tempi successivi, si scolpiva diversamente se non peggio. Tali scolLure danno alla facciata del San Michele pavese un'impronta tutta speciale, caratteristica, alla quale s'intona con bell'effetto anche il colore preso dall'arenaria fra i secoli e colle intemperie. La facciata è uguale in tre comparti di quattro lunghissimi pilastri afascie, elevantisi da un piccolo zoccolo semicircolare a terra, lino