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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Prima — Alta Italia
   Nessun fiume d'importanza attraversa il distretto di Mestre; il corso principale lo ha il Dese, che si scarica in laguna presso Burano. Invece servono a regolarizzare le acque parecchi importanti canali: uno di questi, detto di Mestre, attraversa le terre basse del sud-est e la laguna per condurre a Venezia. I)i questo canale si serve particolarmente il commercio, il quale ha convenienza di trasportare su barconi, dal porto di Venezia alla stazione ferroviaria di Mestre, molte merci di transito. Oggi la ferrovia ha molto diminuito il profitto di questa linea acquea colla concorrenza di tariffe e col facilitare il trasporto delle merci diminuendo i trasbordi, ma ciò non impedisce che il canale di Mestre sia sempre molto frequentato.
   Il distretto di Mestre, dopo quello di Venezia, è forse da ritenersi come il più attivo industrialmente di tutta la provincia; vi si trovano varie officine meccaniche, diverse fonderie, segherie a vapore, fornaci, ecc. La campagna non è poi meno produttiva di qualsiasi altra della provincia e dà in copia granaglie e vini. La coltura della vite si fa generalmente per filari sposati a piante d'alto fusto. Non è trascurata la coltura del gelso e l'allevamento del baco da seta, il cui prodotto trova lavorazione in diverse filande locali.
   Il distretto di Mestre è attraversato dalle linee ferroviarie Padova-Venezia, Venezia-Treviso e Mestre-Portogruaro. Importante è pure la tramvia Mestre-Malcontenta. Tutte le strade carreggiabili poi che dalle varie parti del Veneto tendono a Venezia mettono capo a Mestre, che quindi anche sotto questo riguardo è un centro importantissimo. Principali fra queste strade sono le seguenti: la nazionale da Mestre a Trebaseleghe, le provinciali Mestre-Mogliano-Treviso e Mestre-San Donà-Portogruaro.
   Mestre (11.625 ab.). — A soli 4 metri sul livello del mare, dista da Venezia attraverso la laguna (ed alla quale città l'unisce un magnifico ponte ferroviario, opera austriaca, ed il canale navigabile) circa 8 chilometri. Oltre la ferrovia una linea di vapori della Società lagunare tiene in comunicazione, ad ogni ora, Mestre col capoluogo della provincia.
   La città, meglio il grosso borgo, si presenta bene e molte costruzioni moderne l'abbelliscono. L'abitato può dividersi in due parti: la moderna e l'antica. Questa è occupata dal vecchio castello, che ai suoi tempi ebbe varie torri e due porte, nonché baluardi e cortine in quantità. Ora delle varie torri non rimangono che quella dell'Orologio e quella detta Belfredo, caratteristiche entrambe. La parte nuova, che è la più vasta, dopo aver formata un'ampia e bella contrada, si distende lungo le due rive del canale che conduce a Marghera ed a Venezia. Quest'ultima porzione dell'abitato è chiamato delle Barche, appunto perchè lungo le rive del canale stazionano le barche che vanno e vengono per e da Venezia trasportando merci e passeggieri. Pittoresco è talvolta l'addensarsi di queste barche nel canale e l'ammucchiarsi delle merci che esse rigurgitano sulle rive del canale ; ciò ricorda più d'un noto paesaggio neerlandese.
   Rimarchevoli fra gli editìzi, oltre quel che rimane del citato castello, sono i palazzi Durazzi, Tiraboschi, Erizzo (ora Bianchini), nel quale alloggiò Pio VI nel 1782; bella è pure la chiesa di San Lorenzo, ornata di buone pitture e di marmi pregevoli.
   A nord di Mestre trovasi il ridente villaggio di Carpenedo, favorito soggiorno autunnale di facoltosi veneziani. Artisticamente elegante ne è la chiesa parrocchiale, in istile gotico-lombardo. Un ampio e ombroso viale unisce Mestre a questa cospicua borgata.
   L'aspetto generale della piccola città è quello di un centro moderno ed industre destinato a buon avvenire. Difatti è lieto constatare che tutt'attorno all'abitato si va distendendo una corona di opifici, destinati a recare lavoro ed agiatezza a queste popolazioni, e queste, che sono sveglie ed intraprendenti, accettano con senno previdente la situazione privilegiata che va loro creando il fatto di trovarsi al centro di