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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Distretto di Dolo
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   Ora il suo comingsrcio è specialmente in cereali, in bestiame, in foraggio, in legnami da lavoro e da ardere. Non piccolo è neppure il profitto clie la popolazione trae dall'allevamento del baco da seta. Quest'industria agricola va sempre più prendendo maggiore sviluppo, con grande vantaggio delle popolazioni.
   Storicamente Cavarzere non presenta nulla d'interessante, poiché essa fu sempre parte del dominio di terraferma della Repubblica di Venezia e la sua storia va assolutamente confusa con quella della città dominatrice. Solo va ricordato che da Cavar-iere prese le mosse il principe Eugenio di Savoia, quando, nel 1706, attraversò tutta l'Italia superiore per portare il suo esercito a sorprendere alle spalle, fra la Sesia e la Dora Baltea, i Francesi assedianti Torino.
   Le industrie sono limitatissime: vi si trovano alcuni brillatoi per il riso, alcune segherie per legnami, alcuni inoliai di vario genere; vi si fabbricano anche delle vetture e dei carri, dei mobili d'uso rustico.
   Coli, elett, e Dìoc. Chioggia — P2 e T, locali, Str. ferr, ad Adria.
   Cona (4135 ab.). — l'aese situato a 3 metri d'altitudine e ad 8 chilometri circa a nord-ovest da Cavarzere, sulla strada provinciale Cavarzere-l'adova. Il suo territorio presenta lo stesso aspetto di quello del vicino capoluogo di mandamento: sono pianure fertilissime, di recente prosciugate e bonificate, le quali producono ogni sorta di granaglie e di foraggi. Non mancano i boschi, nè le valli e quindi buon prodotto, secondo le stagioni, sono anche la pesca e la caccia. Vi si tiene mercato importante tutti i giovedì; frequentatissima è la fiera annuale ricorrente il 21 settembre.
   Il paese si divide in varie frazioni, la principale (e centrale) conta oltre 800 abitanti. Il commercio più attivo è quello dei cereali Nessun monumento del borgo merita di essere segnalato in modo speciale, come nessun avvenimento storico di qualche importanza può ricordarsi.
   Coli, elett. C.hioggia — Dice. Padova-Chioggia - P! e T. locali, Str. ferr. ad Adria.
   -•-
   III. — Distretto e Mandamento di DOLO
   Il distretto della provincia di Venezia che prende il nome da Dolo comprende un vasto territorio di circa 207 chilometri quadrati, compreso fra la laguna, che gli sta ad est (distretti di Venezia e di Cliioggia), i distretti di Mestre e di Mirano che lo recingono a nord e la provincia di Padova che lo limita dagli altri due lati.
   Il numero degli abitanti presenti nel distretto, al 10 febbraio 1901, era di 40.046, il che dà una popolazione di 135 anime per chilometro quadrato. Questa popolazione è suddivisa nei seguenti 9 Comuni: Dolo (capoluogo), Campagna Lupia, (ani poi ungo Maggiore, Camponogara, Fiesso d'Artico, Fosso, Mira, Strà, Vigonovo. Un solo mandamento riunisce questi Comuni,
   Il territorio del distretto e mandamento di Dolo, completamente pianeggiante, è attraversato dal Brenta, proveniente dal confinante territorio della provincia di Padova, il quale si divide in due rami e dà corso a diversi canali appena entrato nella giurisdizione di Dolo. Entrambi i rami del Brenta fanno attivo servizio di navigazione con grossi barconi che ne rimontano il corso fino a Padova, sia provenendo da Venezia per il canale di Fusina, sia da Cliioggia per il porto di Brondolo.
   Oltre queste vie di comunicazione commerciale il distretto è attraversato, a nord, dalla ferrovia Padova-Mestre, esercita dalla Rete Adriatica, e più a sud dalla ferrovia secondaria Padova-Dolo-Fnsina, esercita dalla Società Veneta. Da Fusina un servizio regolare di piroscafi tiene Dolo ed il suo distretto in continuo contatto col centro maggiore della provincia, con Venezia.
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