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1>arte Prima — Alta Italia
vi è pure una lapide ricordante la sosta che fece in una casa del paese papa Pio VII, viaggiante alla volta di Venezia, il 6 giugno 1800.
Nelle eosidette valli vicine a Pellestrina è abbondantissima la cacciagione; fra queste, notevoli quelle del Oornio, di Pietra in pie e Figheri, che furono frequentate anche da Vittorio Emanuele II.
Cenno storico. — Pellestrina fu, al nascere della veneta fortuna, fra le dodici principali isole consociate. Dei suoi abitanti, operosissimi nei commerci, fanno menzione trattati e decreti di Lotario e di Carlo il Grosso.
Quando i Franchi mancarono, nell'800, la designata conquista della laguna veneta e furono rotti ad Albiola, ora San Pietro in Volta, si vendicarono su Pellestrina, Chioggia e Brondolo della patita sconfitta. Altri danni ebbe dagli Ungheri nel 902 e dai Genovesi durante la guerra del 1379-80. Questi ultimi la raserò addirittura al suolo e fu solo a guerra finita che quattro famiglie chioggiotte ripresero a popolare il paese. In quell'occasione Pellestrina perdette la sua autonomia comunale ed entrò a fare parte, come borgo, della città di Chioggia. Questa soggezione durò fino all'annessione austriaca, la quale eresse Pellestrina a Comune autonomo, rimanendo però parte del distretto e col regno d'Italia anche del mandamento di Chioggia.
Uomini illustri. — Non pochi furono gli uomini illustri, sia nelle scienze che nelle arti, dati da Pellestrina alla patria. Su tutti si distinse la famiglia Rosada, da cui uscì puranche un vescovo di Chioggia; un Santò Zennaro fu medico del sultano Abdul Megid; un Jacopo Zennaro fu segretario del Governo provvisorio nel 1848 e di quegli avvenimenti straordinari scrisse una Cronaca riputata. Fu intimo di Daniele Manin.
Coli, eìett, e Dioc. Chioggia — P2 e T. locali, Str. ferr, a Chioggia,
Mandamento di CAVARZERE (comprende i due Comuni di Cavarzere e di Cona, con una popol. di 24.092 ab.). — Questo mandamento è il più meridionale della provincia di Venezia; e mentre, facendo parte del distretto di Chioggia, confina a est col mandamento di questo nome, al nord e all'ovest è limitato dalla provincia di Padova e al sud da quella di Piovigo.
Il territorio di questo mandamento, in gran parte occupato da paludi e valli, è attraversato dal corso inferiore dell'Adige e solcato da una larghissima rete di canali, i quali servono egregiamente all'irrigazione non solo delle terre, ma puranche alla loro bonifica, giacche molta parte del territorio di Cavarzere sarebbe inabitabile ed improduttivo se appunto l'idraulica non avesse provveduto a mantenerlo in buone condizioni di igiene e di coltura con importanti opere.
Numerose strade che conducono a Con sei ve ed a Padova, a Monselice ed Este, a Rovigo, a Cona, a Chioggia, ad Adria, servono al traffico ed alle comunicazioni. La stazione ferroviaria più vicina a Cavarzere è quella di Adria in provincia di Rovigo, alla quale si accede con una strada diretta, lunga circa 9 chilometri. La linea che serve al mandamento è la Rovigo-Chioggia. Vetture postali fanno servizio sulle strade principali. La regione produce copia grandissima di cereali e foraggi
Cavarzere (16.388 ab.). — Grosso borgo sulla riva destra dell'Adige, a soli 4 metri sul livello del mare e 20 chilometri circa a sud-ovest da Chioggia ; è l'antico Caput aggeris dei bassi tempi, poiché là appunto finivano gli argini di protezione cingenti l'Adige. Il borgo oggi è prosperoso ed i suoi commerci sono attivissimi, ma fino al principio del secolo conduceva vita tristissima, poiché gran parte dell'attuale suo ricco e fertilissimo territorio era ancora coperta dalle acque e non vi allignavano che piante acquatiche e canne. Fu appunto all'inizio della dominazione austriaca che si diede mano ad importanti lavori idraulici e molti canali furono scavati per convogliare le acque e dirigerle a terreni più bassi o immetterle nelle valli o nei fiumi vicini. Da queste opere anche il clima di Cavarzere trasse sensibilissimo vantaggio.