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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Marniamomi e Comuni del Dislrello di Cliioggia
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   La popolazione di questo borgo vive specialmente dandosi alla marineria ed in particola!' modo alla pesca. L'industria dei pizzi, che in Pellestrina boriva al cadere della Repubblica veneta, venne quasi abbandonata durante la prima metà del presente secolo, poi prese a rifiorire ed ora forma il principale cespite di guadagno delle donne del paese. La produzione dei finissimi ed eleganti merletti è stata organizzata in industria moderna da apposite società dì speculazione, che hanno fondati diversi stabilimenti. Le mercedi però sono tenute assai basse.
   Pellestrina possiede due chiese notevoli: quella di Sant'Antonio, eretta a parrocchia e fondata nel 1703, con alcuni altari in marmi preziosi ed alcuni quadri d'autore; l'altra, di Ognissanti, la principale, retta da un arciprete. Anticamente era dedicata a San Daniele, poi ad Ognissanti, il quale cambiamento si fece verso il 1280 circa. Subì d'allora molte vicende. [ Genovesi la bruciarono nel 1379 ai SiO di maggio, i Chioggiotti la rifabbricarono e la dotarono riccamente nel 1398. Fu ampliata e riconsacrata nel 1535, poi ancora nel 1618. Notevolissimi sono gli altari in marmo di questa chiesa, quasi tutti dovuti all'opera di Andrea .Moreschi.
   Pellestrina fu famosa un tempo per i suoi cantieri, oggi assai decaduti e dai quali non scendono al mare che navigli di piccola portata, mentre una volta vi si fabbricavano navi di forte tonnellaggio, ma ancor oggi molti facoltosi di questo grosso borgo lagunare sono armatori di navi e tengono commerci sia a Chioggia e sia a Venezia. E non solo i Pellestrinotti furono in ogni tempo arditi navigatori e commercianti abili ma puranche le cronache della Repubblica li ricordano spesso come valorosi soldati. Durante la battaglia di Lissa fu per opera di un'ardita manovra eseguita da un pellestrinotto, capo-timoniere a bordo del Kaiser, che questa nave potè investire ed affondare il Re (VItalia, determinando la nostra sconfitta. Il capo-timoniere in questione ebbe dall'Austria una medaglia d'oro ricordante ti fatto ed una pensione vitalizia.
   Quasi tutte le case di Pellestrina sono circondate da un orto o da un giardinetto, il che dà aspetto gaio al paesello. Vi maturano agrumi, melagrani, fichi, pesche, ecc. L'aria saluberrima, la libertà piena che vi si gode hanno poi dato fama al suo comodo Stabilimento balneare, che d'estate è assai frequentato da molti forestieri.
   La frazione di Portosecco sta ove anticamente era la prosperosa Albiola o Fartene. Fu chiamata così quando, per ragioni idrauliche, per mantenere ed ampliare cioè la laguna di Malamocco, venne, per pubbli® comando, interrato il porto di Fartene nel 1399. Ora si trovano lungo il lido avanzi che dimostrano l'antica importanza del luogo; ina oggi nulla di notevole vi si riscontra. Gli abitanti o si fanno marinai od ortolani. La chiesa e le case attuali sono tutte di recente costruzione.
   Intorno ad un forte d'antica costruzione, ampliato e rafforzato in varie circostanze ed anche recentemente, eretto per proteggere e difendere l'ingresso del porto di Malamocco, sta il gruppo di case di San Pietro in Volta, sempre appartenente al Comune di Pellestrina. Questa borgata ebbe in passato una bella chiesa, edificata nel 9G5 ed ora andata distrutta. Di quella chiesa antichissima, elevata coi danari della ricchissima famiglia chioggiotta dei Marcipagani, si vedeva tempo addietro un avanzo del campanile, ora in sua vece è la caserma delle guardie di linanza. Attiguo a questa chiesa vi era anche un ospedale, del quale si hanno notizie fino al 14-77. I terremoti e i maremoti, che a più riprese danneggiarono il vicino Malamocco, fecero subire gravi danni anche a San Pietro, talché si rese necessaria la costruzione di una nuova chiesa e questa venne edificata nel 1573, con begli altari di marmo, con buoni quadri, ecc.
   San Pietro ora è diviso in due gruppi di caseggiati: uno presso il forte, l'altro presso la chiesa; tutt'intorno stanno ortaglie. Dalla parte del mare il lido è difeso da un argine munito di palizzate ed anche da un pezzo di niuraglioiie ad uso di murazzi. Yi è anche un faro per segnalazioni, chiamato Torre mattutina. In San Pietro