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1>arte Prima — Alta Italia
I Pittori di Chioccia. — Se Chioggia non ha dato all'arte molti pittori usciti dalla sua popolazione, ne ha inspirato un'infinità ed ha attirato a sò i migliori. Tiziano soleva ricercare fra i Chioggiotti gli uomini belli e dalle potenti muscolature che si ammirano nei suoi quadri, come pure le fanciulle dalle chiome d'oro purpuree, che sono la caratteristica delle sue figure muliebri Leopoldo Robert da Neuchàtel veniva, nel 1835, a cercare in Chioggia le ultime e più alte impressioni d'arte, che imprimeva in modo indimenticabile nel suo gran quadro i Pescatori, che ora è uno dei principali ornamenti del piccolo Museo della sua patria. Dopo finiva la vita uccidendosi.
Un altro pittore straniero, lo Stdckler, venne a Chioggia, vi abitò a lungo e ne ritrasse impressioni per moltissimi quadri. Al Passini di Vienna dobbiamo la Benedizione del bragozzo nuovo, i Cantastorie, la Messa, i Venditori di zucche, tutte opere di soggetto chioggiotto, che procurarono meritata celebrità all'autore e fama a Chioggia. D'allora la città divenne meta di un vero pellegrinaggio di artisti. Luigi Schòn dell'Accademia viennese dipinse l'Interna delia pescheria ed un bel Ritorno dalla pesca. Il Rubens un Goldoni a Chioggia. Mose Bianchi la Traversata in laguna. Luigi Nono il Befugium peccatorum, di fama universale, acquistato dal compianto re Umberto nel 1882. Lo Spoglio del melgone a Sottomarina è dovuto al pennello di Filippo Car-cano ed è anche questo quadro conosciutissimo. Sono poi a tutti noti gli studi del Favretto, del Fragiacomo, del Bezzi, del Zennaro e di Leonardo Bazzaro. Quest'ultimo si direbbe davvero voglia a sua gloria essere ricordato come il pittore di Chioggia, o soprattutto come tale, tanto è lo studio ed il paziente lavorìo che egli dedica a Chioggia per fedelmente riuscire a ritrarla nei suoi quadri.
Un altro pittore straniero che ha studiato Chioggia con alti intendimenti d'artista è il Vidovich, dalmata, il quale ha ritratti dall'ambiente superbi paesaggi.
Di pittori usciti dal suo seno, come dicemmo, Chioggia ne vanta pochi, sia fra gli antichi che fra i moderni, e fra quei pochi non furono o non sono maestri. Però non va dimenticata, parlandosi d'arte, Rosalba Carriera, gentile pittrice di teste muliebri della prima metà del secolo XVIII. Le sue opere hanno quasi tutte emigrato all'estero e si ammirano nelle grandi pinacoteche francesi, inglesi e tedesche. Per ti suo merito reale fu ascritta alle più celebri Accademie del suo tempo, quali quelle di Roma, di Bologna e di Parigi; morì cieca e pazza più che ottuagenaria, essendo nata nel 1075 e morta nel 1757. La sua casa, posta di fronte alla chiesa di San Francesco, si può vedere ancora in Chioggia. Vi abitò anche Carlo Goldoni durante il soggiorno fatto in città ed è da questa casa che egli vedeva un'educanda, di cui fu innamoratissimo, come narra nelle sue memorie, la quale si sporgeva dal finestrino del campanile che è di contro. Vuoisi che questa fosse una donzella Marangoni e che, avendola il Goldoni chiesta in isposa, gli fosse rifiutata. A questo disappunto amoroso la tradizione attribuisce in certo qual modo la terribile vena satirica che il Goldoni trovò per mettere in ridicolo Chioggia e Chioggiotti colle sue famose Barn fe.
Un altro chioggiotto che si illustrò in arte fu il Natale Schiavoni, detto Piti or delle Grazie.Yu dapprima incisore a Venezia,poi miniatore sull'avorio a Trieste, poi pittore ad olio a Milano, dove conobbe e fu grande amico di Andrea Appiani. Nel 1815 si trasferì a Vienna e lavorò per conto dell'imperatore Francesco !. Ritornato a Venezia nel 1821 vi si stabilì ed ivi continuò a lavorare fino al 1858, anno in cui morì. Dei suoi lavori molti adornano pinacoteche italiane e straniere.
Coli, elett. e Dioc. Chioggia — P2, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
Pellestrina (5765 ab.). — Grosso borgo che si estende lungo quella lingua di terra che divide l'Adriatico dalla laguna chioggiotta. Sue principali frazioni sono: Pellestrina propriamente detta, che è la maggiore, Portosecco e San Pietro in Volta, quest'ultima la minore e la più povera.