Chioggia
-269
Fis. 103. — Chiotrfria : Fondamenta del Vescovado (da Calli e Canali).
riparti dorati, contenenti reliquie dei Santi Sergio, Bacco, Abdon e Sennen. Quest'ultimo reliquiario porta la data del 1351.
San Domenico. — Si attribuisce la posa della prima pietra dell'edifizio come avvenuta nel 1200; ma dello stile primitivo, secondo il quale dovette essere eretta, nulla conserva oggi. Appaile ime ai Domenicani, poi ai Gesuiti e fu rifabbricata nella seconda metà del secolo XV!!I.
Quattro grandi e bei quadri del Damini di Castelfranco, rappresentanti i Miracoli di San Domenico, furono dipinti fra il 1617 ed il 1619, e si trovano lateralmente alla porta d'ingresso.
.Negli altari e cappeilette sono da rimarcarsi : una pala di Andrea Vicentino, rappresentante San Carlo e Sant'Agostine; un San Paolo, pregevolissimo lavoro di Vittore Carpaccio risalente al 1520. Un barbaro ri-stauratore ha guastata molta parte del quadro, ma la testa del santo ed i panneggiamenti delle vesti sono veramente stupendi. Antonio Zanelli di Chioggia vi ha lasciato una bella pala colla fascila di Gesù Cristo.
Due altre belle pale si trovano ai due lati del grande arco, dietro il quale si eleva l'altare del Crocefisso e si apre il coro : una indica Gesù deposto in braccio della Madre, ai cui lati stanno le altre sante donne e più ni basso San Rocco, San Francesco genuflessi e San Sebastiano avvinto alla colonna; in alto due/ln-geli volanti; al disotto sono cinque teste che sembrano vive e che forse sono i ritratti dei commettitori dell'opera a Leandro Gassano. L'altra pala è dovuta a Jacopo Robusti, detto Tintoretto, e rappresenta il Crocefisso che parla a San Tommaso d'Aquino. Vi sono pure le figure dei Santi Paolo e Pietro e le Sante Agnese, Caterina e Cecilia, oltre a San Bermi do che sta nel mezzo inginocchiato ed ammirando. Lo scorcio del Cristo è bellissimo.
In sagrestia si trova uua vasca, o pila, dell'acqua santa qui portata dalla chiesa di San Francesco. Sembra un'antica vasca romana e tale la dicono le scolture simboliche. E di marmo purissimo. Il Iìavagnaii, nelle Antichità clodiensi, la ritiene proveniente dall'Egitto e soggiunge trovarsene una simile in Torcello.