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l'arte Prima — Alta Italia
descritti, i seguenti ragguardevoli edilìzi o palazzi : Querini, a San Gervasio e Fro-tasio; — Enyarani e Persico, a San Tommaso; — Businello, a San Silvestro: — Foscarini, a Sant'Eustacchio, — Correr, a San Giacomo dell'Orio; — Diedo, ai Santi Simone e Giuda; — Fapadopoli, ai Tolentino; — Leon-Cai-azza, a Santa Lucia; — Martinengo, a Sant'Ermagora; — Marcello e Pioveva, alla Maddalena; — Baldin, a San Felice, ecc., ecc.
Nelle altre parti della città i palazzi Pisani, in Campo Sant'Angelo; — Bollini, ai Gesuiti; — Algarotti, nelle Fondamenta Nuove; — Grimani, ai Sardi; — Eir.ci, a Santa Maria Maggiore, — Mocenigo, a Santo Stae; — Moffetti, in Campo San Paolo, — Foscarini, ai Carmini; — Giustinian-Recanati, alle Zattere, ecc., ecc.
Fra gli edilizi ai quali si collegano ricordi storici, personaggi illustri o leggende popolari — non poche in Venezia — ricorderemo per completare il capitolo : la casa Correr, in Campo Sant'Apollinare, nella quale nacque il poeta del romanticismo Luigi Correr (1801-1851); — il palazzo già Mocenigo sul Canal Grande, ove abitò a lungo Lord Byron e vi compose parte del Don Giovanni, il Beppo, le tragedie Maria Falie.ro, Sardanapalo e la Visione, del Giudizio, e vi ospitò inoltre l'amico cantore dell'IAmore degli Angioli, Tommaso Moore; — la casa di Desdemona (secondo i novellieri), ora palazzo Contarim-Fasan, sul Canal Grande; — la casa del Giorgione (Giorgio Barbarella 1447-1511, pittore capo-scuola), a San Silvestro; — il Campo San Paolo, ove si davano spettacoli ili caccie di tori, tiri di balestra, corse al pallio, ecc., ecc., ed ove, il 26 febbraio 154S, da sicari mandati da Cosimo II granduca di Toscana, venne insieme allo zio Alessandro Sederini ammazzato Lorenzino de' Medici, l'uccisore dell'immondo Alessandro de' Medici ed autore tìeìV Apologia ; — la casa Goldoni in calle Centani, n. 2793, ove nacque nel 1707, ai 25 febbraio, il grandissimo commediografo; — la casa detta di Otello, ai Carmini, che però non appartenne mai ai Moro, famiglia dalla quale verosimilmente sembra abbia appartenuto l'eroe della novella di Gerolamo Cintio che servì (li traccia all'immortale tragedia shakespeariana.
ISOLE DELLA LAGUNA
Come fu detto fin dal principio di questo volume, intorno al gruppo fittissimo di piccole isole sulle quali dall'Vili secolo in poi si andò formando la meravigliosa città di Venezia, sono sparse, a maggiore o minore distanza da questa, per la laguna, numerose isolette, che i poeti dissero « contorno di ancelle a regina >. Son venticinque queste isolette, molte delle quali ricche di memorie storiche ed artistiche, nel maggior numero comprese nella giurisdizione del Comune di Venezia.
Nella descrizione — per quanto succinta — necessaria, che faremo di tali isole, seguiremo il metodo che più ci sembra razionale, toccando cioè di quelle più vicine per venire mano a mano all'altre più discoste dal centro della città.
La Gìudecca (fig. 93). — È delle isole lagunari la più vicina al nucleo insulare della città, sicché con un poco di liuona volontà la si potrebbe considerare come parte integrante della città stessa. E situata a sud-ovest dalla città ed è attraversata da un canale di mare della larghezza da 250 a 500 metri.
Veramente, a guardar pel sottile, la Giudecca non è un'isola l'ormata ili un sol pezzo, ma un gruppo di isolotti divisi da sette canali ed uniti fra di loro da parecchi punti. Anticamente, e certo per la sua forma di lingua allungata e leggermente falcata, era detta Spinalunga ; ma il nome attuale le venne, con tutta verosimiglianza, dagli Ebrei o Giudei, che nei primi secoli della Repubblica quivi, per decreto del Senato,
avevano residenza obbligatoria. Il nome di Giudecca (in veneziano Zueca) 11011 sarebbe che la corruzione volgarizzata dalla parola latina Jttdaica, colla quale il decreto del Senato avrebbe designata la parte dell'isola riservata agli Ebrei. Che la popolazione ebraica fosse molto numerosa in quest'isola, prima che potesse spargersi a piacimento nelle altre parti della città, non vi ha dubbio ; e lo prova il fatto che fino al secolo scorso esistettero nella Giudecca delle sinagoghe, ora distrutte.
Ma non i soli Ebrei abitavano la Giudecca. Anche famiglie patrizie del miglior sangue e del miglior nome ebbero dimora nella Giudecca. Fin dal secolo scorso il doge. Orso I Partecipa zio concesse quest'isola alle famiglie Barbolani, Flabanici, Caloprino, Selvo, già