Venezia
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Fig 87. — Venezia : Palazzo Coccina, or» Papadopoli (ila Calli e Canali).
San Giobbe ; — palazzo Micheli dalle Colonne, a Santa Sofia sul Canal Grande; — palazzo Grassi, poi Pozzi, a San Samuele; — palazzo Gramingo, a San Simeone Profeta: — palazzo Civran, a San Giovanni Crisostomo sul Canal Grande; — palazzo Barozzi, indi Emo, poi Treres, a San Moisè sul Canal Grande; — palazzo Moro-Lin, a San Samuele: -— palazzo Labia, a San Geremia in Campo (fig. 88); — palazzo Cornavo della Regina (che prese il nome dall'edilizio anteriormente esistente in quel luogo, abitato da Caterina Coniare regina di Cipro, abdicataria, per l'orza, a favore della Repubblica, mortavi il 10 luglio 1510), ora sede del Monte di Pietà; — palazzo Mangili- Valmorena, ai Santi Apostoli sul Canal Grande; — palazzo Zenobrio, ora Salvi, ai Carmini; — palazzo Minelli, dallo scalone a spicoli in una torre (fig. 89); — palazzo Prudi, ora Manfrin, in Cannaregio.
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Nè questi, da noi più o meno brevemente enunciati, sono i soli edifizi cospicui, d; pregio artistico o caratteristico dei quali si adorni Venezia. Altri moltissimi ve ne sono, i quali per l'uno o per l'altro riguardo sarebbero degni di nota e di ricordo. Basta per poco scorrere la città, anche nelle parti più remote, nei rivi e nelle calli più anguste per persuadercene (fig. 90-92); se poi si scorrono in gondola od in vaporetto le maggiori arterie acquee ed il Canal Grande, < il quale — come ben disse uno serit-
< tore del tempo andato — simile alla via Trionfale di Roma, s'aperse ad accogliere
< con tutta la pompa i vincitori del fiero Trace, e vide le tolte bandiere e l'odrisia
< luna falcata ; e attonito per la meraviglia mirò festeggiati i Calojanni arbitri di
< Oriente, i re di Cipro, di Polonia, di Francia e mille e mille reggitori di popoli e di
< Provincie >. — Cosi, riassumendoci, sul Canal Grande veggonsi ancora, oltre i