Venezia
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Fig. 85. — Venezia : Palazzo Trevisan e Rivo o canale di Canonica (da Ca,lli e. Canali).
dell'arte del Sansovino e del Palladio, e fu in parecchi casi continuatore delle opere da questi lasciate incompiute. Di lui, oltre le chiese ed i lavori pubblici, condotti per ordine del Senato, si hanno in Venezia vari edilizi privati, fra \ quali vogliamo ricordare: il palazzo Duodo, a Santa Maria Zobenigo, edifizio semplice e maestoso ad un tempo; — il palazzo Contar ini degli Scrigni, edilizio magnifico nel quale spiccano in pari tempo la maestà e l'eleganza; — e il palazzo Barbarigo della Terrazza, cosidetto pel il terrazzo a colonnette, scoperto, che ne completa la sommità. Questi due palazzi si trovano sul Canal Grande, e nell'esaminarli. chi ha ancora l'occhio fatto alle bellezze severe della mole archiacuta ed alle pure leggiadrie degli edifizi lombardi del Rinascimento, scopre nell'esame dei loro particolari l'incipiente sbocciare della decadenza barocca.
Periodo della decadenza. — Questo periodo nefasto nella storia dell'arte, che va dallo scorcio del secolo XVI fino alla seconda metà del XVIII, cominciò a disegnarsi m Venezia colle opere del Vittoria, del Longhena e del Moriopola, nelle quali l'adulterazione, la superfetazione dei puri precetti dell'eleganza ornamentale del Rinascimento, è avviata rapidamente agli sconci, ai grotteschi del barocco e del rococò.
Numerose sono le opere sacre e profane lasciate in Venezia da questi artisti del primo periodo del decadimento. Fra le ultime citeremo, del Vittoria, il palazzo Balbi