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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   lu24
   l'arie Prima — Alta Italia
   C.iamboiif Michele, Quinzio da Murano, Andrea da Murano, Nicolò di Maestro Pietro, Simone da Caseghe, Antonio e Bartolomeo Vivariui — di cui notasi la famosa pala d'altare a cinque scomparii gotici (fig. 71) — nonché d'ignoti autori della scuola inuranese, di quella dei Vivarim, della scuola holognese e della sanose.
   II. Sala dell'Assunta (cosidelta dal superbo capolavoro tizianesco che vi è serbato). — Ha dipinti del miglior tempo della scuola veneta portanti 1 nomi, oltreché del Tiziano, del \i-roucse, di littore Carpaccio, di Jacopo Robusti detto il 'l'intonilo, di Slarco Basaiti, di Giovanni Bellini, di G. B. Cima da Conegliano ; i quadri di questa sala sono altrettanti capolavori della scuola veneta, ritenuti in arte d'inestimabile valore.
   Ili Sala dei Maestri italiani e diversi. — Vi si conservano pure alcuni bronzi del Donatello, del Riecco, di Vittore Comelli e d'altri. Fra i pittori di varie scuole che figurano in questa sala vanno ricordati: Jacopo Raibolini (bolognese), Piero della Francesca (toscano), Bernardo Posenlino, Benvenuto Tisi da Garofolo (ferrarese), Bernardino da Siena, Michelangelo Amerighi da Caravaggio, Alessandro Turchi detto VOrbetla, Pier Francesco Mola, Bartolomeo Schedoni (modenese), scuola di Lippo Lippi (toscano), ecc.
   IV. Sala dei Disegni. — Copiosa collezione di disegni originali, a matita, a penna, a seppia, a carbone ed in altra guisa, ili granili maestri, fra i quali 11011 mancano Iìall'aello, Leonardo ila Muri, Michelangelo, Tiziano, Veronese ed una infinità d'aliti d'ogni scuola ed epoca.
   V. Sala dei Belli.niam, cosidetta perchè raccoglie dipinti per la maggior parte del secolo \\ venuti dalla scuola dei Bellini o dei Bellini medesimi Fra questi vanno ricordati: \ il loro Crivelli, Carlo Crivelli, Lazzaro Sebastiani, Francesco di Girolamo di Santa Croce, Paolo Crivelli, Donalo Veneziano, Giovanni Manfredi, Pier Marco Pennacchi. Vittore Carpaccio, Tiziano Vecellio, Andrea Previtali Francesco Bissolo, Giovanni Bellini, Benedetto Diana, Bellino Bellini, Bartolomeo Montagna, Jacopo da Valenza, Giovanni Mansueti. Marco Mazzioli, Marco lìasaili, ecc.
   VI. Sala del Cali.ot. — Vi si conservano quadri di scuola straniera, fiamminga e francese in ispecie. I principali autori chi' qui si ammirano sono : Jacopo Callot, Cornelio Van ile Paleinbonrg, \an Ostade, Cornelio Wael, VhS iter Walile, Filippo \\ aiiwerinanii, Paolo Brill. Van der Olis, Cornelio Drusart, Cristiano Dietrich, Cornelio Bega.
   MI. Sala dei Frui.ani — Contiene una buona raccolta di quadri di pittori originari del Friuli, derivazione della scuola veneta. Ina dotati, nel colorilo e nel disegno, d'un 'impronta speciale di forza o d'energia. Ricordiamo i nomi ili Girolamo da Santa Croce, Giovanni da Udine, Lorenzo Conazzi, Pier Paolo da Santa Croce, Francesco Rizzo, Martino da Filine, Sebastiano Florigerio, Rocco Mariano, Girolamo da Udine, Marcello Fogolino, ecc.
   Vili. Sala dei Fiamminghi. — Contiene un'altra pregevole raccolta di autori fiamminghi del miglior tempo, (piali Manoyer, Giovanni Steen, Tommaso Wvi k \ntonio Moor, Antonio Moeyn, Gabriele Melzer, Ugo voi der Goes, Kranack, Bernardo von Orley. I ni ico de Rlv dello il Civetta, Gerardo Terburg, Giovanni BiTughel, Antonio Van Dyrk, ecc.
   IX. Sala di Paolo Veronese. — Cosidetta perchè vi furono raccolti in gran numero dipinti del sommo e fantasioso colorista Veronese, che, dopo il Tiziano, lu il più grande dei maestri della scuola veneta. E insieme ai quadri ili Paolo Ciliari figurano in questa sala, degnamente, dipinti del suo emulo Jacopo Robusti, detto il Tintore/lo ; di Benedetto e Carlo Ca-liari, figli a Paolo; ili Leandro da Ponte, detto il Bussano; di Jacopo l'alma il Giovane; di Giovanni Contarmi; di Domenico Robusti, figlio del Tintoretto; di Leonardo Corona, di Alessandro Varokari, di Michele Parnasio, ecc.
   X. Sala dei Boxifazi. — Cosidelta perchè dedicata ai tre artisti di questo nome, che tra lo scorcio del secolo XV ed il principio ilei XVI diedero, colle loro opere eccellenti, largo impulso al progresso della scuola veneziana. Oltre dei numerosi quadri dei tre Bonifazi si notano in questa sala dipinti di Andrea Medolla, Carlo Caliari, Alessandro Boliviano, Francesco Vecellio, Bocco Mariano, Girolamo Savoldo, Giovanni Contarmi, Giovanni Brisi, Giovanni Antonio Licinio detto il Pordenone, Polidoro I.anzaiii, Paris Bordone, Jacopo Palma il Vecchio ed il Giovane, Domenico Robusti, Francesco Torbido detto il J/oro, Antonio Schiavone ed altri. Nella nicchia ili fondo a questa sala vedesi il famoso gruppo di Antonio Canova, Ercole che scaglia Lica nel mare.
   Loggia Palladiana. — Vi sono dipinti di Placido Fahris, Carlo Le Bruii, Piagnei, Gabriele Metzer, Pietro Muller, Antonio Coy pel, Bartolomeo Breemhergh, Adamo Elzlieinier, Gherardo Berch Heyde, Paolo Al-noni, Adriano Van Nienlandt, G. B. Chardin, Davide Coniuk. Giovanni Reley, Nicolò Bergliem, Jacopo di Heusch Claudio Gelee, Giovanni Fyt, Francesco Zuc-carelli, ecc.
   XI. Sala del Bassa.no. — Questa sala è pressoché interamente occupata da dipinti di Jacopo da Ponte, Leandro da Ponte, Francesco Bassano, originari tulli della piccola, ma gloriosa città del Vicentino, di cui portano come aggiuntivo il nome. Oltre dei Bassano \i sono in questa sala dipinti di Bartolomeo Manfredi. Domenico Tintoretto e Jacopo Palma juniore.
   XII. Sala dei secoli XVII e XVIII i secoli della decadenza dell'arte, e l'osservatore esperto se ne accorge tosto non appena ha messo piede in questa sala, clic pure, in relazione ai tempi, serba opere abbastanza buone. Vi sono quadri di Antonio Zanchi, Domenico Maggiotto, Gregorio Lazzarini, G. B. Salvi, Bernardo Strozzi detto il Prete Genovese, Ciro Ferri, Rosalba Carrera, Pompeo Ratocci, Pietro Liberi, Giovanni Angelo Cassami, G. B. Piazzetta, Sebastiano Ricci, Giov. Andrea Sirani, Antonio Balestra, ecc.