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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Venezia
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   Fip. ti.!. — Venezia: Canal Grandi-, Dot
   (da Calli
   la Repubblica cbe con; edesse al suo scolaro Lorenzo Credi di condurla a termine. Ma la Repubblica non fu di questo avviso e commise il compimento dell'opera ad Alessandro Leopardo, scultore dimorante in Venezia e che per altri lavori compiuti dava già ottime guarentigie. V'ha chi, appoggiandosi sulla testimonianza di Marin Sanudo, il quale nei suoi Diarii scrive essere stata scoperta questa statua equestre il 21 marzo 1406 e lodato il maestro che la fece chiamato Alessandro Leopardo, veneto, che oltre i molti danari ritratti dall'opera ebbe anche una pensione di 100 ducati sua vita naturai durante, vorrebbe eliminare allatto il Verrocchio dal merito di quest'opera stupenda. Ma gli intelligenti e gli eruditi, nella forma del cavallo e particolarmente della testa, ravvisano gli studi del Verrocchio sulla testa greca di bronzo che conservasi in Firenze: e nella guernitura si del cavallo che dell'immagine e nel fregio di bronzo ricorrente intorno allo stilobato ravvisano il carattere delle opere del Leopardo, al quale va poi senza alcun dubbio tutto il merito del magnifico piedestallo sul quale la statua poggia, come volle fosse inciso sulla sua tomba in Santa Maria dell'Orto. Nella cinghia sotto il ventre del cavallo il Leopardo incise il suo nome in qualità di fonditore, il che fa presumere essersi egli servito per il getto del modello lasciato dal Verrocchio.
   Ni»l 1831, questo insigne monumento, assai deteriorato da manomissioni vandaliche, fu, ad opera del
   ;ana e chiesa di Santa Maria della Salute e Canali).
   governo lombardo-veneto, ristaurato con somma cura sotto la direzione dei professori Francesco Lazzari e Giuseppe fìorsato,che lo circondarono della cancellata Ih ferro ora esistente, per difenderlo dalla protervia dei monelli grossi e piccini.
   Monumento a Vittorio Emanuele II (Riva degli Schiavoni). — Nel punto più largo di questa bella riva, cliè la prosecuzione naturale della Piazzetta, fu collocato il monumento al re Vittorio Emanuele II. E non fu cosa tanto facile scegliere la località adatta per un monumento moderno in Venezia, che non fosse in troppa dissonanza coi monumenti od edifizi circostanti. Il monumento fu eseguito da Ettore Ferrari di Roma ed è fra i migliori che si siano eretti in questi ultimi armi. Lodata per l'ardita movenza è la statua equestre, per il disegno, il piedestallo,su cui poggiano due statue pure in bronzo con dorature, raffiguranti Venezia schiava e Venezia redenta. L'inaugurazione avvenne nella primavera dell'anno 1887 (fig. 68).
   Monumento a Daniele Manin. — La statua che Venezia memore e grata volle eretta al suo grande, cittadino, che fu ramina della rivoluzione del 1848 e della resistenza del 1849, sorge in calle San I'ater-niano, di fronte alla casa ov'egli abitava. La statua, modellata in bronzo, poggia su un piedestallo di granito semplicissimo, sui gradini del quale, m atteggiamento di difesa, è l'alato leone di San Marco. La statua fu giudicata pesante e non rassomigliante, mentre il
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