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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   12G
   l'arte Prima — Alta Italia
   Meditila, modificato dall'in;;. Luigi Huodo. .Ne fu posta la prima pietra il 25 aprile 1841, presente il viceré per il Lombardo-Veneto, arciduca Ranieri I lavori vennero affidati aliintraprenditore Antonio Musetti, detto l'elicli, sotto la direzione dell ing. Antonio Noale E lungo metri 0001 '/g, largo IO metri, consta di 2:22 solidissime areale divise in 6 stadi o gruppi di $1 arcate, con $ piazzette ed uno spazio maggiore nel mezzo; alla estremità finisce in due ampie testate. Nelle fondamenta furono impiegati SO.000 tronchi di larice per le palafitte e 1.200.000 pietre tagliate, senza dire dei mattoni e dell'altro maleriale La spr«a approssimativa fu di 5.000.000 di lire austriache. Fu inaugurato I 11 gennaio 1840. Attraversa la laguna, partendo dalla barena di San Giuliano solto Mestre e raggiungendo la ci Uà alla estremità occidentale del
   Canal Grande, a Santa Lucia, ov'è la stazione ferroviaria, costrutta verso la metà del nostro secolo.
   E opera veramente romana e per la grandiosità e per lo stile e per la solidità a tutta prova. È bugnato nelle pile e nei basamenti dei piloni, delle testate, delle, piazze ed ni tutti gli angoli sopra la connine marea. Il pai apollo è disposto in forma di attico massiccio sopra le ait ale, a balaustra sui pitoni maggiori ed a campate simili nelle piazze. Da mezzo secolo vi passano sopra treni pesanti e rapidi molte volte al giorno, senza che nessun delerionimeuto Man ancora palesai» ni presta mole, la cui costruzione produsse un'immissione di vita nuova e prosperosa ni \ enezia nella prima inefà del secolo XIX, per varie cause caduta in uno stato di grave prostrazione economica, dalla quale sembrava quasi impossibile potesse risollevarsi.
   TEATRI E GIARDINO PUBBLICO
   Già noi secolo XVI Venezia possedeva teatri o recinti adibiti a pubbliche rappresentazioni di lavori tragici o drammatici e poscia anche melodrammatici, Nel secolo XVII esistevano quattro teatri: uno nelle Fondamenta Nuove, detto dei Santi Giovanni e Paolo, fabbricato in legname a spese di Giovanni Grimani; un altro eretto dal Grimani medesimo a San Samuele, uno a San Silvestro e l'altro a San Galiziano. Quest'ultimo era il più antico di tutti e surrogato da un altro nella contrada stessa, che s'incendiò nel 1629, rifabbricato poi e riedificato ancora nel 1763; era proprietà della famiglia patrizia Tron. 11 Palladio ne eresse uno alla Carità; ma anche questo andò distrutto da un incendio insieme a quell'edilizio. Nel 1619 esisteva un teatro ai Santi Apostoli in calle dei Proverbi, ed un altro nel 1651 a Sant'Apollinare in corte Petrìana, distrutto pili* esso dal fuoco, Nello stesso anno è registrata l'esistenza di un altro teatro ai Snlorsi durato tino al 1689; del teatro Sant'Angelo, distrutto nella prima metà del nostro secolo, si hanno memoria fin dal 1676. Altro teatro esisteva nel 1679 in Cannaregio presso il portico Scuro di San Giobbe, distrutto nel 1700. V Santa Margherita in Campo, ai Carmini, si apri nel 1729 un altro teatro, màdie dopo tre anni non esisteva più. Vita più lunga e gloriosa era serbata al teatro San Marco — di proprietà dei Giustiniani — che cominciò a funzionare nel 1640 e cessò nel ISIS. Attraversò questo teatro gran parte della gloria imperitura di Carlo Goldoni.
   Questi brevi cenni ci provano come i Veneziani fossero amanti del teatro, anche in tempi nei quali siffatto genere di divertimento non aveva assunto il carattere e l'importanza che ha ai nostri giorni. I teatri ora esistenti a Venezia sono, la Fenice il Rossini, il Goldoni ed il MaJiòran.
   La Fenice. — È il teatro principale di Venezia ed lia avuto, come tale, per una sessantina d'anni mia vip gloriosa e brillante.
   Ina società ili patrizi proprietaria del vecchio teatro di San Benedetto si propose eli erigerne uno nuovo che superasse in ricchezza, ampiezza e comodila tulli quelli che fino allora avevano esistilo in Venezia. Acquistata all'uopo una vasta area di terreno nelle contrade ili Sant'Angelo e Sdutti Maria Zobenigo — dove furono le case di VelUir Pisani — nel centro della citlà. non molto lungi dalla piazza di San Marco, fu bandito il lu novellai»e 1780 un programma d'imito agli architetti si stranieri che nazionali a presentare i progetti, A giudicare del concorso furono nominati tre uomini
   compelentissinii, cioè: Simone Stratico, il somnsco Reneiletto Unralto e Francesco Fontaiiesi, pittori. La scella radile unanime sul progetto dell'architetto Antonio \lvise Selva, mentre gli invidiosi e detrattori si scagliavano ferocemente contro il suo autore, perchè in parte aveva adottale le proporzioni del teatro U'gei.tnri ili Roma che pure era considerato fra i pin beili del tempo. I lavm i, iniziali nel 1700, si compirono due,un i dopo, sì che il teatro fu inaugurato il Hi maggio 1702 Coll'opera di Paisiello 1 Giuochi di Agrii/enlo.
   I.a facciata guardante la piazza o Campo di San Fintino, non manca di pregi, tra cui quello principale di denotare lo scopo dell'edilìzio, cosa che non si avvera per gli altri teatr1 veneziani