Venezia mi
Fig. (5). — Venezia La nuova Pescheria (propello del pittore Cesari. Lumvn, approvato) (1)
(da fotografìa).
Tribunale civile e penale, della Pretura e dell'Avvocatura erariale.
Fondaco dei Tedeschi — Fin dal secolo XIII la Piepubhlica, provvida nel facilitare i commerci anche coi popoli più lontani, aveva assegnato 1111 pubblico luogo nel quale si radunassero i Tedeschi che venivano a commerciare in Venezia e vi depositassero le loro merci. Quel luogo fu detto Fonde/jo dei Tedeschi. L'incendio del 1505 lo distrusse, ed allora il Senato, volendo tenersi amica quella nazione colla quale Venezia aveva scarnili larghi e proficui, decretò, sotto il dogado di Leonardo Loredana, che il fondaco fosse ricostrutto in più ampia e regolare forma.
L architettura ne fu dal Te man za attribuita a Pietro Lombardo; dal .Morelli e da altri venne attribuita a Fra Giocondo, architetto valentissimo, nominato, da Luig XII re di Francia, architetto regio, ed al quale si deve il famoso ponte di .Nòtre-Dame a Parigi, e che in quel turno era a Venezia consultato dalla Repubblica per oggetti idraulici e per le fortificazioni di Treviso ; altri infine lo attribuiscono ad un Girolamo, tedesco, del quale però non si hanno notizie certe. L'edilizio è isolato, di figura 11011 perfettamente quadrata né ret-
tangolare, non avendo potuti) l'architetto sconfinare dallo spazio assegnatogli. La fronte è sul Canal Grande, con ampio atrio, che rendeva agevole alle barche il carico e lo scarico delle mercanzie 11 grandioso cortile circondato da portici dava adito ai inagazzini e dal lato della strada shoccante al traghetto detto del Buso havvi una magnifica porta in istile del Rinascimento, line magnifici scaloni conducono ai piani superiori, fra sale, saloni e stanze composto di oltre duecento ambienti. L'aspetto di questo edilìzio riesce di grave e solida semplicità, conveniente ali uso pel quale fu innalzato; semplicità che fu temprata dagli affreschi di Giorgione e di Tiziano che l'abbellivano ed ora, per 1 incuria e le manomissioni, pressoché interamente perduti. Anche il l'istauro del quale questo edilìzio fu oggetto verso la metà del nostro secolo alterò, senza ragione, l'euritmia primitiva ili-Ila nuova facciata, dalla quale tolse le due torrieelle angolari che le davano maggiore risalto.
Al tempo della dominazione austriaca in questo vasto edilìzio fu installata la dogana. Attualmente vi hanno sede sii uffici dell'Intendenza di finanza e di ima succursale postale.
(1) La nuova Pescheria sorgerà dove ora trovasi lo Slaloii. Il vecchio monumento dal magnifico, ampio palco-ili bei legnami poggiati su alti bordonali rinforzati da mensoloni, ornati di ritortoli, a somiglianza delle più belle fabbriche del tempo come la Cà d'Oro, sarà rispristinato abbattendone le brutte sovrapposizioni dei secoli posteriori, le pareti che ostruiscono le grandiose e salde arcate del piano terreno, dandogli nuova vita di luce e d'aria, e sarà adibito al mercato del pesce al minutò. Dallo Staimi, con 1111 cavalcavia caratteristico, cui si accederà per una scala scoperta di antico tipo veneziano, si passerà al fabbricato nuovo che si immedesima perfettamente nella parte antica. Il fabbricato nuovo servirà al mercato all'ingrosso e avrà lina fronte verso la 1 delle Iteccarie, una sul Canalazzo, una su quel tratto della pescheria attuale che rimarrà libera, e che fra di esso e le fabbriche del Sansovino che lo fiancheggiano dall'altra parte, formerà 1111 campitilo perfettamente-veneziano. M17Hiij/«i»ieiic Italiana, 13 gennaio 1001).