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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Venezia
   mi
   Fig. 50. — Venezia : Colonna ili San Teodoro, angolo della Libreria e palazzo della Zecca
   (da Calli e Canali).
   ricomporlo e rinforzarlo di un'armatura interna; un altro ristauro lo subì negli anni passati.
   Ula base del plinto, su cui poggiano queste colonne, si veggono avanzi di scolture guaste dal vandalismo umano, che vuoisi rappresentassero le varie arti pili volentieri professate dai Veneziani.
   La Zecca (fig. 56). — Quest'edilizio, grandiosamente robusto, termina la Piazzetta dalla parte del Molo. Da tempo antichissimo Venezia si era attribuita la facoltà di battere moneta. Secondo alcuni cronisti Pietro Piadoer, intorno al !I50. fece edificare due zecche, l'una per le monete d'oro, l'altra per quelle d'argento, ili capo alla piazza sul Canal Granile. Secondo altri la prima zecca veneziana sarebbe esi-tita all'Ospedaletto presso San Giovanni e Paolo e precisamente in uua casa che ancora si mostra fregiata del leone di San Marco; que-ta zecca avrebbe, secondo taluni, servito alla coniazione delle monete minute di rame.
   Comunque, nell'anno 1535, il Senato, considerando il deplorevole e malsicuro stato dell'edilìzio nel quale si coniava la moneta, ne stabili la demolizione e per la ricostnjzione del nuovo edilìzio chiamò a concorso i principali architetti allora viventi in Venezia, che presentarono piani e modelli. 11 prescelto fu quello di
   Jacopo Sansovmo, allora nel fiore dell'età e nella piena espansione del suo genio artistico.
   L'ingresso da terra è sulla Piazzetta, nello stesso porticato dal Sansovino poscia eretto ad uso della pubblica libreria. L'atrio d'ingresso fu poi disegnalo dallo Scamozzi ed ornato di due statue colossali: l'ima ili Girolamo Campagna e l'altra ili 1 izianoAspetti. N'el maestoso cortile, è la bella stallia allegorica ili Danese Cattaneo, rappresentante Apollo, simbolo fra le altre cose anche dell'oro.
   L'edilizio consta di tre piani distribuiti in bell'ordine e con comodila, per la depurazione e la lavorazione dei Ire metalli ni moneta; per gli uffici del M -gistralo soprastante, dei varii ministri e per la custodia del danaro, e Non eravi — dice il Vasari nella Vita del Sansovino — in luogo nessuna un erario tanto bene ordinato, nè con maggiore fortezza di questo ». Perocché, com'era suo costume in ogni suo lavoro, il Sansovino volle imprimere nella costruzione di essa fabbrica la munificenza di chi l'aveva comandata, lo scopo a cui doveva servire e la solidità voluta dallo stesso oggetto. Il carallere di quest'edilìzio — destinato a pubbliche officine ed a custodia ilei pubblio danaro— fu maestrevolmente espresso dal Sausou o