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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Venezia mi
   Quivi e nei Piombi, presso il soffitto del palazzo, si tenevano i prigionieri di Stato, i ladri del pubblico danaro, i falsificatori della moneta ed ì delinquenti comuni più pericolosi. Fu novellato più volte che i prigionieri dei Pozzi erano misteriosamente fatti sparire, previa una buona strangolatura nel silenzio e nel mistero di quelle mude e che i loro corpi erano poi, mediante trabocchetti, fatti scivolare nel canale Orfano. Che la ragion di Stato, in casi gravissimi, possa aver consigliato agli inquisitori del Consiglio dei X taluna di q leste misteriose esecuzioni, che presso altri governi in Italia e fuori, erano usate su scala ben maggiore, non è impossibile. Va ricordato anzi che il governo della Piepubblica, quando si trattò di casi gravissimi, come quelli di {Ilaria Fuliero, del Carmagnola, di Andrea Contarmi, che aveva attentato alla vita del doge Francesco Foscari e di altri colpevoli o tali ritenuti di gravissimi reati politici, diede sempre alle esecuzioni delle sentenze capitali la massima, la più solenne pubblicità, ad esempio dei presenti e dei posteri ed a prova che la Repubblica agiva alla luce del sole e nulla aveva o poteva temere dai suoi nemici.
   Sulle pareti delle cellette dei Pozzi solivi molte iscrizioni a graffito, dovute agli infelici che per una ragione o per l'altra vi stettero rinchiusi. Tra queste é celebre il distico attribuito ad un prete tradito da un amico :
   De ciò mi filo guardami Iddio
   De chi no me lido, me guarderò io.
   E gli altri che possono dirsi un formulario ad uso dei giudicali di :
   Non lo fidar d'alcun, pensa e tacci (sic) Se fuggir vuoi da spioni, insidie e lacci: 11 pianser, il pentirsi nulla giova. Ila ben al tuo valor fa giusta prova.
   Vi sono poi i graffiti dei protestanti la loro innocenza come questo : Lorenzo A'ico/wio da Desenzano le stato qua al torlo 7 mesi. Nò le iscrizioni filosofiche: Hodie mìhi cras libi; nè le ascetiche: Beali mortai qui in Domino moriuntur; nè le insolenti:
   ..... Piero di Avraloris ... ladri, becchi fului.....
   nicolati e castellani (nomi ili due fazioni popolali) più che, mai, nè le rassegnate: l'aciencia crepare; nè il consiglio pratico : Mu parlare pocho et mi negare pronto, et un pensar ul fine poi dar la vita a noi meschini.
   Caduta la Repubblica, il 3 aprile 1797, il popolo fece irruzione nei Piombi per liberarvi i prigionieri di Stato. Non vi furono trovate che quattro persone : Andrea Caule, Domenico Soniiino, Giovanni Maria Barili e un Briaill.
   Durante il famoso processo dei Carbonari, tra il 1821 ed il 1824, l'Austria utilizzò taluna di queste celle dei Pozzi e taluna dei Piombi per custodirvi gli inquisiti e tenerli divisi dai delinquenti comuni albergati nelle prigioni propriamente dette. Un po' in queste celle e un po' nei Piombi stettero Silvio Pellico ed i suoi compagni di sventura e di gloria.
   16 — ti» Patria, voi. I, parte 2*.