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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Venezia
   (il
   Fììt. 17. — Venezia (Palazzo Ducale):
   Sala del Collegio. — E questa una fra le più ¦splendide sale clic vanti l'antica sede della Hepubblica veneta. Fu rifatta a nuovo dopo l'incendio già ricordato del 157 1 ed il Senato volle che vi lavorassero i maggiori artisti viventi allora in Venezia. Antonio Da Ponte, proto-mastro di palazzo, disegnò il magnifico soppalco ed il Veronese fu chiamato a dipingerlo, il che fece con maestria pari alla sua fama ; anche nelle pareti sovrastanti al trono ducale egli coloriva una delle più grandiose e stupende opere sue : singolare composizione mista di sacro e di profano, nella quale però vibrano potenti, come elementi inspiratori, l'amore di patria e di libertà Mappreseiita il Salt atore in gloria colla Fede, Venezia e rarìi angeli, il doge Yenier in atto di porgere grazie perla conseguita littoria (Ielle Cartolari ed il provveditore Agostino lìarberigo morto gloriosamente in quella battaglia e la martire Giustina, nel riti giorno, con tanto valore e tanta gloria, per le insegne, della Hepubblica, si combattè e si tinse. I] Tintoretto, n ni volendo essere da meno
   Scala dei Giganti (da Calli e Canali).
   dell'emulo suo, lasciò in questa sala una delle sue opere migliori; il Matrimonio mistico di Santa Caterina, eoi doge Francesco Donato pregante, ed in altri dipinti, pur ricchi di pregi, rappresentava fasti dei dogi Nicolò Da Ponte, Luigi Mocenigo. Andrea Grilli con santi ed allegorie. Dipinse pure per questa sala Carlo Calim i ed il superbo camino in marmo è dovuto a Girolamo Campagna.
   Sala dei Pregadi. — Quivi si radunavano i senatori detti f'regadi, perchè il doge, per antica formalità, avanti di aprire la discussione sulle materie trattaude, pregava i senatori ad illuminarlo colla loro alta sapienza, col loro assennato consiglio. Questa sala, costrutta fra il 1301 ed il 1300, venne rovinata nell'incendio del 1571 e fu incaricalo di ripararla Cristo-stoforo Sarti, del quale è il magnifico soffitto a scomparti dipinti da Domenico Tintoretto, che vi rappresentò con molta perizia Venezia regina (lei mari ed altri soggetti allegorici. Sopra il tremo Jacopo Tintoretto dipinse la Deposizione dalla Croce. .Iacopo Palma