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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Venezia
   (il
   Fig, 11. — Venezia : Facciala del palazzo bucale verso la Piazzetta e colonna del Leone
   (da Calli e Cai/ali).
   < Questa mole magnifica — scrive il Zanotto — maestosa ed elegante, che soprav-
   < visse all'urto di nove secoli, die salvossi dal furore di parecchi incendi; che vide
   < impeso alle sue mura, siccome traditore della patria, uno dei suoi più riputati archi-
   < tettori. il Calendario; che mirò cadere un doge sotto la mannaia del carnefice e ne
   < vide incoronati oltre quaranta sulle regali sue scalee: che accolse Dante e Petrarca
   < ed echeggiò in line, ora alle grida dì gioia del popolo tutto per le vittorie conse-
   < guite sul Trace ed ora gemente al lamento dei Foscari, dei Carraresi, dei Canna-
   < gnola; questa mole magnifica, dicevamo, sola basterebbe, se altro non fosse, a
   < rappresentare la potenza, la gloria e lo splendore della veneziana Repubblica
   Storia della fabbrica. — Ad onta delle incertezze e delle contraddizioni che si hanno intorno alle prime origini del palazzo Ducale di Venezia, è ormai accettata, come la più verosimile la tradizione clic vuole questa fabbrica iniziata sotto d ducato di Agnello Partecipazio (809-810), quando fu compiuto l'altro grande avvenimento dal quale Venezia trasse maggior fon i e maggior splendore, il trasporto della sede del
   governo da Malamocco a Rivo alto, o Rialto che dir si voglia. Quando il popolo, sollevato contro la tirannide del corrottissimo doge Pietro Candiano e del figlio suo (976) mise a ferro e fuoco questa parte di Venezia, il palazzo lineale ebbe a subire gravi danni; ina sotto il dogado di Pietro 1 e II Orseolo (990-1009) fu reintegrato, ingrandito ed abbellito, tanto che Pietro Orseolo II potè ricevervi, con tutto lo sfarzo voluto