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Parie Prima — Alta Italia
ma riedificata noi 164$ con dipinti del Santi e d'altri. — San Giovanni Evangelista, già esistente nel 790, rifatta più volte e ricostrutta dalle fondamenta verso la metà del secolo XVII. — Santa Maria in Nazaret, già appartenente ai Carmelitani Scalzi, eretta nel 1680; grandioso edifizio barocco disegnato da Baldassarre Longhena, con facciata pesante sovraccarica di statue e di ornati, altari in marmo e molto pitture secentiste. — Sant'Antonino, ricostrutta nel 1080, con scolture di Alessandro Vittoria e dipinti di Pietro Vecchia, Palma il Giovane ed altri, provenienti dall'antica chiesa. — Santa Maria del Giglio, volgarmente detta Santa Maria in Zobenigo, dalla famiglia Giubenica o Giubenega, che ne ebbe il patronato fin dal secolo IX; fu ricostrutta più volte e nello stato attuale rifatta l'anno 1680, sui disegni, abbastanza corretti, di Giuseppe Sardi ; ha quadri del Veronese, del Salviati e di Jacopo Tint.orel.to. — San Marziale, già esistente nel 1133 e ricostrutta nel 1693, con pitture di Tiziano, del Tintoretto, del Passignano, dell'Aliense.— San Giuseppe, delle Agostiniane, eretta sul luogo di altra preesistente nel 1693. — San Vitale, eretta in onore del martire Vitale dal doge Vitale Faliero nel 1081, distrutta nell'incendio memorabile del 1105, rifatta nel 1700 con facciata in inaili io istriano, su disegni di Andrea Tintili; fra i quadri pregevolissima la pala dell'aitar maggiore dipinta dal Carpaccio nel 1514. — San Can-ciano, esistente già nel 1351 e riedificata nel 1706, con discreti quadri del 600 e del 700. — San Biagio, eretta nel 1502 e servì per alcun tempo in comunione alla colonia greca; fu rifatta intorno al 1710 sui disegni di Filippo Rossi. — Santa Maria del Rosario, già dei Domenicani, esistente tin dal secolo XV, rifabbricata nel 1726, sui disegni di Giorgio Massari; è ricca di scolture, di stucchi, di ornamenti barocchi; con dipìnti di Jacopo Tintoretto, di Giambattista Tiepolo, del Rizzi, del Piazzetta e di altri settecentisti. — Santi Ermagora e Fortunato (San Marcitolo), vuoisi già esistente nel secolo VI sotto il patronato delle famiglie Meinino e Lupanizza; rifatta più volte, l'ultima nel 17_'S. sul disegno attuale di Giorgio Massari ; ha scolture del Morliter e quadri del Tiziano, di Alvise dal Friso, di Jacopo Palma juniore, di Francesco Migliore, ili G. B. Crosato, del Bambino e d'altri (fig. 38). — Santa Fosca, eretta, dicesi, nell'873 da Crasso Fosca, vescovo olivalense ; rinnovata nel 1297 e ricostrutta nel 1679. — San Barnaba, già esistente al princìpio del secolo IX, incendiata nel 1105 e rifatta in ultimo su disegno di Lorenzo Boschetti nel 1749, con grandiosa facciata in istile corinzio di pietra istriana e buone pitture di varii maestri nell'interno. — San Geremia Profeta, eretta tra il 1043 ed il 1047; rifatta nel 1174 e ricostrutta nel 1753 su buon disegno di Carlo Cortellini, bresciano, con scolture di Giovanni Ferrari detto Tor-retti e dipinti del Tintoretto, di Jacopo l'alma juniore, del Mingozzi, di Santi e di altri (fig. 39). — San Giovanni in Oleo, o San Zani Novo, fondata nel 968 sotto il patronato dei Trevisan, ricostrutta nel 1463; fu riedificata nel 1762 sull'attuale disegno di Matteo Lucchesi, imitante in alcuni punti la chiesa palladiana del Redentore alla Giudee®.. — San Maurizio, San Silvestro, il Nome di Gesù, Sant'Agnese, San Giambattista dei Cavalieri di Malta sono chiese sórte o rifatte nel secolo scorso, che nulla o ben poco hanno meritevole di rilievo.
PALAZZO DUCALE
Se San Marco è il monumento maraviglioso della fede secolare dei Veneziani, il palazzo Ducale è il monumento superilo della loro gloria, della loro potenza politica, è il libro marmoreo della loro storia, che molte grandi nazioni non hanno sì grande, sì bella e radiosa nella secolare sua lotta per la difesa della civiltà cristiana contro l'invasione islamita, dalla Tracia e dall'Arabia montante verso l'occidente d'Europa, e minacciante nel suo cieco fanatismo un'era di oppressione, di barbarie ben peggiore del medioevo della feudalità.