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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Venezia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografico-Editrice Torino, 1902, pagine 383

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Venezia
   (il
   vivezza di colori ed effetto mirabile di prospettiva, ii soffitto ed altre parti, ricevendo, a quanto sembra, per quest'opera grandiosa, che può dirsi il suo capolavoro, mescìiiuissinia mercede.
   Fra le scolture hanno pregio il tabernacolo scolpito da Giuseppe Sardi e gli ornamenti nella cappella della Madonna di Loreto.
   La torre, fra le migliori di Venezia, fu eretta sui disegni e colla direzione di Bartolomeo Scalfarotto.
   Santa Maria dei Derelitti od Ospedaietto (Punta e Calle dell'O-fjjed,detto». — Questa chiesa fu fondata nel 1527 ad uso di un ricovero di derelitti, per la maggior parte venuti de terraferma e dalla Lombardia, negli anni precedenti afflitti daguerre, carestie e pestilenze, ad iniziativa di un Gualtiero chirurgo e di Girolamo Miaiii il filantropo, poi beatificato.
   La primitiva chiesa fu in seguito demolita e sostituita coll'attuale, della quale diede i disegni il Longhena, che nella facciata — per quanto grandiosa— si sbizzarri coll'applicare tutto ciò che di più grottesco e peggior gusto possono avere le regole barocche I lavori furono iniziati nel 1674 e condotti senza interruzione. Vi si conservano discrete pitture di secentisti.
   Sani Eustaccliio (San Slac). — Antichissima nelle origini, datando la sua erezione dal 966. Fu distrutta nel famoso incendio del 1105 e tosto rifatta. Verso la metà del secolo XVII, minacciando rovina, si deliberò di ri-costrurla: i lavori cominciarono nel 1674, sui disegni di Giovanni Grossi; la facciata,barocchissima, fu disegnata da Domenico Rossi nel 1709 e nelle moltissime statue — del pari barocche — onde è ingombra e carica, lavorarono Giuseppe Torrett;, Antonio Tersia, Pietro Baratta, Vntunio Corradiiii e parecchi altri cultori di quel deplorevole manierismo.
   Molti dipinti, pure del seicento, ornano quella chiesa, ma fra i tanti ci limiteremo a ricordare i
   il Giovane, di Pietro Vecchia, di Antonio Lazzariin, ed ii soffitto, con fare largo, grandioso, dipinto nel 1708 da Sebastiano Rizzo.
   Santa Maria Formosa (Fondamenta e Campo di Santa Maria Formosa) — Vuoisi che questa sia una delle chiese erette da San Magno, vescovo di Oderzo, allorché coi suoi si rifugiò nelle isole della laguna; e, secondo la leggenda, sarebbe stata eretta in seguito all'apparizione della Vergine in aspetto di vaghissima donzella (bimiosaj al santo vescovo.
   Secondo la Cronaca del Dandolo fu rifatta nell'864 a spese di Marino Patrizio; distrutta nell'incendio
   del 1105 fu riedificata a spese della famiglia Mamuria o Tribuna; indi fu rinnovata nel 1492, su disegni di Domenico Moro Lombardo; nel 1511 fu di nuovo rimaneggiata sui disegni del Sansovino ed eretta la facciata verso il ponte, decorandola della statua di
   Fig. 39. — Venezia : Chiesa di San Geremia, palazzo Labia
   e Rio di San Geremia (da Calli e Canali).
   Vincenzo Cappello, ammiraglio della Serenissima, opera lodata di Domenico da Salò.
   11 terremoto del 1H88 danneggiò in molte parti questa chiesa e specialmente la cupola, die crollò. A spese di Turriti Tornili, ricco negoziante, fu ristau-rata e riedificata nelle parti danneggiate o cadute, senza che troppo ne avesse a soffrire il disegno interno della ricostruzione del 1492, assai pregevole.
   L'interno è ricco di molte opere d'arte: notevoli fra le scolture il monumento sepolcrale della famiglia ìfmevians, le ricche cappelle Quirini e Grimani e l'altare maggiore ornato di colonne di granito orientale, di verde antico, opera di Francesco Smeraldi.
   Fra i dipinti se ne annoverano del Vivarini, di Vincenzo Catena, di Jacopo Palina juniorc, di Leandro Bussano, di Baldassarre d'Anna, del Segala, del Sas-soferrato, di Piero da Messina e di parecchi secentisti e settecentisti, non desili di molto rilievo.
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