Venezia
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c'è troppo a fidarsi. Altri vorrebbe questa chiesa eretta nel altri nel 5HI ; ma in linea generale si ammette da tutti la sua grandissima antichità, sebbene sia stata rifatta nel 1073 c nel 119-1 e l'istaurata nel 1531 .Nel 1G01 un decreto del Senato ne ordinava la ricostruzione siiliantica forma rialzandola però dal piano primitivo, facilmente invaso dall'acqua nelle eccessive maree, di sei gradi. .Vini è rimasto il nome di chi attese a quei lavori e ne diede il disegno.
La facciata fu ristaurata nel 1860 e coperta di dipinti poco armonizzanti col carattere architettonico del tempio. Nell'interno è a tre navate, sostenute ila antiche colonne in marmo. Fra le cose d'arte vi si ammirano buone statue di Alessandro Vittoria, di Girolamo Campania, e dipinti di .Marco Vecchio, Alvise dal Friso, Jacopo Palma juniore, Malombra ed altri meno iloti secentisti.
Spinto Santo (Zattere dello Spirito Santo). — Già esistente fin dallo scorcio del secolo XV. ma in legno, ad liso delle monache Agostiniane, elicvi avevano attiguo convento. Fu rifatta quale è al presente, in istile barocco, sul principio del secolo XVII, ma non se ne sa nè la data precisa nè l'autore. Fu soppressa insieme al convento nel 1806; indi riaperta, ma spogliata delle cose d'arte chc vi si conservavano e delle quali non rimase che qualche dipinto mediocre del seicento. In questa chiesa fu sepolto (1598; Marco Parata storiografo e statista veneziano di grande valore.
San Cassiano (Campo di San Cassiano). — Ila' origini antichissime e vuoisi esistesse già nel IX se-colf. portando allora il nome di Santa Cecilia, ed era
ufficiala
Arcangelo Raffaele (Campo di San Sebastiano).
— Questa chiesa sarebbe la seconda di quelle fondate da San Maglio sulle isole della laguna. Fu piti volte rifatta e ristaurata c dal 1618 al 1640 fu ricostruita a nuovo sui disegni di Francesco Contino; la facciata, barocca, è del secolo XVIII, di gusto deplorevole. Vi si conservano dipinti di Bonifacio Veneziano, Alvise dal Friso, Ahense, Jacopo Palma juniore ed altri.
Santa Maria della Salute (Sestiere di Dorso-duro, l'unta della Salute, quasi di fronte alla Piazzetta ed ai Giardini reali, lato sinistro del Canal Grande).
— Il Senato di Venezia, con decreto 22 ottobre 1630, deliberava l'erezione di questo tempio in ringraziamento della cessazione della terribile pestilenza che in quell'anno e da più mesi aveva desolato la città e lo Stato, cagionando nella sola Venezia la morte a 46.490 persone, se le statistiche demografiche del tempo sono esatte. Il tempio costruendo doveva essere sotto l'invocazione di Madonna della Salute; e per iniziare i lavori iurono stanziati 50.000 ducati d'oro, che servirono alle fondamenta, o poco pili, poiché; sempre che siano esatte le cifre tramandateci, s'impiegarono