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Parte Prima — Alta Italia
del Fiasella appartenente ai marchesi Remedi ; il sepolcro in marmo di G. B. Mala-spina dei marchesi Fosdinovo
vescovo di Luni
e di Guarnerio
figliuolo di Castruccio Castracani degli Antelminelli
signore di Lucca
bel lavoro del pisano Balduccìo. Finalmente nella chiesa suburbana già dei Cappuccini vedonsi due belle tavole
una dello Strozzi
detto il Cappuccino
e l'altra del Fiasella.
La fortezza
o cittadella
fu costruita dai Pisani
che la chiamarono Fermafede
e nel I486 fu smantellata da Lorenzo De Medici
che nel 1488 la fece rifabbricare sullo stesso luogo. Subì varie modificazioni
finché nel 1496 Carlo Vili di Francia
considerandone l'importanza
la fece ingrandire e rafforzare.
11 teatro fu edificato a spese di otto cittadini sul principio del secolo
su disegno dell'architetto Pietro Bargili
lucchese
e può contenere 800 spettatori.
Fra i palazzi più ragguardevoli son da citare il Municipale
quello dei marchesi Remedi
con una tela del Solimene
un Breughel fiammingo
varie statue del Cybei
un museo numismatico e di antichità lunesi ; il palazzo dei conti De Benedetti
con collezioni di disegni originali e di pregevoli dipinti del Fiasella
del Solimene e di Carlo di Lorena ; i palazzi Magni-Griffi
Picedi
Benettini
Podestà
Belletti
ecc. Presso porta Nuova villa amenissima Cavaggino
dei marchesi Orlati (lini ornata internamente con molta eleganza
ed esternamente
da boschetti
giardini e viali. Ospedale antichissimo di San Bartolomeo
Asilo infantile Spina
fondato nel 185G
e Monte di pietà con rendita annua complessiva di circa 33
000 lire. Ginnasio-convitto pareggiato
Seminario vescovile con compiuto insegnamento
scuola tecnica
due istituti privati femminili
biblioteca dell'Ospedale
del Seminario e parecchie privato. Vetreria
fabbriche di tela
candele
cappelli di feltro e di paglia
di calce
laterizi
mobili in legno
materassi
paste alimentari
confetti
cioccolatte
liquori
olio di oliva
ecc. Olio
grano
ortaglie. Fino a poco tempo fa era anche in esercizio una miniera di lignite detta Sarzanello
i cui lavori sotterranei comunicavano con quelli della contigua miniera di Ganìparola ; ma ora entrambe le miniere furono abbandonate perchè la spesa occorrente per tenere i lavori all'asciutto mediante pompe a vapore era eccessiva in confronto alla produzione.
Cenni storici. — È opinione che questa città
stante la sua favorevole posizione
abbia accolto i cittadini dell'antica Luni
fuggiaschi per la malaria che in questa regnava. La prima menzione di Sarzana trovasi in un diploma dell'imperatore Ottone I nel 9G3. Nel 1202 la potenza della città di Sarzana era salita a tanta importanza che venne prescelta a sede della cattedra episcopale della cadente Luni Molte furono le signorie a cui dovette soggiacere per lo spazio di cinque secoli
sino alla fine del XIV.
Nel 1318 i Sarzanesi si assoggettarono a Castruccio Castracani
dopo la morte di costui
3 settembre 1328
passarono sotto la signoria dei Pisani. Nell'aprile 13G9 elessero a loro signore Bernabò Visconti
duca di Milano
e stettero sotto i principi di questo nome fino al 1407; nel quale anno deliberarono di sottomettersi al Comune di Genova
retto dal Boucliinquault
governatore del re di Francia. In novembre 1421 Sarzana fu data dai Genovesi a Tommaso di Gampofregoso. ì cui due ultimi successori
Ludovico ed Agostino
la vendettero alla Repubblica di Firenze nel 1467. Nel 1469
per comune accordo dei Sarzanesi con Luciano Fregoso
di notte tempo gli apersero le porte ed egli tornò in possesso di Sarzana. Per questo fatto nacquero continue molestie per parte dei Fiorentini ai Fregoso. E questi
riconosciutisi impotenti a resistere
consigliarono i Sarzanesi a sottomettersi al Banco di San Giorgio di Genova
ciò che fu fatto nel 1484 per deliberazione del generale Parlamento. Nel 1487 cadde di nuovo in potere dei Fiorentini e vi rimase sino al 1494
nel qual anno Piero De Medici ne fece arbitrariamente consegna a Carlo Vili re di Francia.
Nel 1496 venne nuovamente venduta al Banco di San Giorgio da Antonio di