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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Spezia 257
   certo coordinate allo stile architettonico dell'edificio. Il soffitto era costrutto da robuste travature semplicemente lavorate. Sulla fine poi del secolo XV riattandosi o rifacendosi il tetto
   si dipinsero "li legnami „ per mano di un maestro Gottardo.
   Quel tanto d'antico rimasto intatto
   e ciò clic ancora si vede sotto alle opere eseguite posteriormente
   ci ha consentito di dare un'idea generale della nostra Cattedrale
   riferendoci alla sua primitiva costruzione; alcune altre particolarità si potrebbero certamente rilevare ove si praticassero opportuni saggi. Ma le nuove cappelle sfondate sul dechino del seicento nei muri laterali
   tolgono quasi del tutto la possibilità di indagare se qualche dipintura od altro ornamento quivi esistesse da antico
   quantunque si sappia che il tempio era decorato così da una parte come dall'altra di una serie d'altari rispondenti in numero alle moderne cappelle. Anzi tre più
   se si considera che antiche memorie ci attestano l'esistenza di due altari in fondo sotto all'attuale cantoria
   e di un terzo posto all'un dei lati nella cappella della Purificazione (lìg. 97).
   La chiesa rimase
   può dirsi
   nelle descritte condizioni fino al 1450
   quando Andreola e Filippo Galandrini
   madre l'una e fratello uterino l'altro di Niccolò V
   vollero dedicata a San Tom-muso (lìg. 98)
   in onore del pontefice che portava appunto questo nume
   la cappella a sinistra della crociera. La quale per opera dei maestri Antonio Malioli da Carrara e di Benedetto Bel-trami da Campione
   venne alquanto allungata e tutta fasciata di marmo bianco all'esterno
   con zoccolo
   lesene
   stemmi
   cornici
   archetti
   e adorna di due eleganti finestre bifore. Nell'interno il cardinale Filippo fece collocare una iusigne ancona di marmo
   pregevole opera di Leonardo Riccomanni da Pie-trasanta
   già da lui eseguita negli anni successivi al 1432
   a commissione degli operai
   per l'altare maggiore
   dove tino a questo tempo era rimasta. Oltre all'armonico insieme
   e alla bellezza delle figure e degli ornati cos'i in basso come in alto rilievo
   è notevolissimo il gruppo centrale della Incoronazione
   la quale si porge all'occhio del riguardante
   per dirla colle parole del notaro " cum trono ili medio
   et figuris duabus
   vide-licei coronalionis Virginis Mariae per Deum l'atreni... cum quatuor Evangelistis circuincircKa dictum tro-
   num..... cum pavigliono supra dictum tronum;
   cum duobus angelis
   et una capella aperta supra dictum paviglionutn
   et cum figura Dei Patris supra dittarti capellam „. Opera condotta cou singolare maestria
   che ci ricorda la scuola di Jacopo della Quercia
   alla maniera del quale sembra essersi rifatto lo scultore pietrasantino. Ma poiché a cagione di questo trasporto dell'ancona
   restava spogliato l'altare maggiore
   il cardinale Filippo provvide a fame eseguire un'altra
   per la quale si commise
   allo stesso artefice
   che si associò per quest'opeia il nipote Francesco nel 1163.
   L'ancona riuscì più grandiosa della prima
   cosi per ampiezza come per il numero delle figure
   delle storie e degli ornati. Presentava nel centro l'immagine della Vergine col Bambino
   ai cui lati stanno
   Fiy
   97. — Saizana : Altare della Purificazione nella Cattedrale (da fotografia).
   in alto rilievo
   Sant'Andrea
   San Marco
   San Giovanni
   San Pietro
   San Luca e San Niccolò
   quindi negli scomparii sei storie in bassorilievo della Passione dì Cristo
   e al sommo altre figure di santi
   vuoi sopra i colonnini
   vuoi nelle medaglie a ilio' di cimasa. Il tutto coordinato e riunito per mezzo di lesene intagliate
   cordoni
   cornici
   archetti
   con ornamenti di frutti e fiori linamente lavorati. Sebbene questa pregevole scultura faccia degno li-scontro alla prima
   pute se ne distacca alquanto ili ispecie per ciò che tocca alle figure
   le quali già ci fanno sentire la materia del Civitali
   che a quest'ora aveva incominciato le sue prove; uè sarebbe forse lontano dal vero il supporre che pur egli ponesse la mano in questo nostro lavoro.
   215 - Ila futi-la
   
   voi. I.