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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   250
   Parte Prima — Alta Italia
   e di soli 5 chilometri di circuito
   già rinomata pel suo marmo Portoro con vene d'oro
   rosse e violacee su fondo nero. Luigi il Grande di Francia ne fece incetta per ornare la sua Versaglia. Napoleone vi fece rizzare
   nel 1812
   dal Rossi un semaforo per le misurazioni
   quando disegnava stabilire nel golfo il principale porto di guerra del Mediterraneo. Dalla Palmaria
   su cui sorge un'ampia fortezza circolare
   ora penitenziario
   si gode di una stupenda veduta del golfo. Importantissima la Grotta dei Colombi
   che servì d'albergo nei tempi preistorici
   all'epoca della pietra rozza. Fu illustrata con dotte monografìe dall'illustre Capellini e dai professori Regalia e Carazzi. Una gran parte degli interessanti oggetti trovati in detta grotta sono nel Museo civico di Spezia.
   L'altra vicina isola del Tino è parte coltivata e parte imboschita ; vi si scorgono gli avanzi di una chiesa e di un convento
   e il torrione che vi si ergeva a difesa fu convertito in faro. La terza isoletta Tinetto è deserta e gli avanzi di piccole celle pare attestino antiche abitazioni di anacoreti.
   Secondo lo Spallanzani codeste tre isole formavano in addietro un insieme col continente ; la loro breve separazione
   l'inclinazione degli strati
   la loro correlazione e la stessa roccia onde si compongono dimostrano ciò chiaramente. La roccia delle tre isole è una dolomite contenente molti fossili marini.
   Sono in Portovenere alcuni armatori navali
   fabbriche d'olio d'oliva
   di paste alimentari
   ecc. Cave di pietra e del suddetto prezioso marmo Portoro
   abbandonate.
   Cenni storici. — I re di Aragona furono per lungo tempo signori di Portovenere
   i cui abitanti però
   non potendone più sopportare il giogo
   lo scossero e governa-ronsi per qualche tempo a repubblica
   finché assoggettaronsi nel 900 ai Genovesi
   dai quali ottennero ragguardevoli privilegi. Nel 1113 i consoli di Genova vi fondarono una colonia
   nella quale andarono a por dimora alcune nobili famiglie genovesi Demarini
   Dinegro
   Defornari
   Interiana
   Donà
   ecc.; e nel 1172 l'arcicancelliere dell'Impero ordinò che stanziassero 20 galee in Portovenere
   il quale combattè più volte contro i Pisani e i marchesi Malaspina
   avversari dei Genovesi
   che fecero costruire le suddette quatlro fortezze.
   Uomini illustri. — Vi nacquero S. Venerio
   eremita nell'isola Palmaria; Simo-nino Cavalieri
   ammiraglio della squadra genovese nel 1267; D. Cappellino
   valente pittore
   maestro dei due Piola ; G. Lamorati
   autore della Storia della Lunigiana
   delle Bovine di Luni
   ecc. ; il prode Bardella
   che combattè contro i Fiorentini
   e nel 1494 difese Portovenere contro Federico
   fratello di Alfonso re di Napoli
   finché fu ucciso a Modone
   in Morea
   dai Turchi di Baiazette II ; Lorenzo Giamalli
   nunzio pontificio a Napoli
   ecc. A Portovenere dimorò nel 1783 Lazzaro Spallanzani
   onorato nel 1865 di una lapide commemorativa sulla soglia della casa municipale. Molti autori
   così antichi come moderni
   scrissero intorno a Portovenere.
   Coli
   elett. Spezia — Dioc. Sarzana e Genova — P2 T.
   Ricco del Golfo di Spezia (2546 ab.). — In monte ed in colle si stende il territorio bagnato dai torrenti Depino
   Graveglia e Ricco. Nel Depino trovasi un'arenaria composta di granelli quarzosi e di squamette di mica argentina. Nella regione detta Lame delle Valli
   a mezz'ora da Ricco e da Graveglia
   alla sinistra del torrente omonimo
   a 16 chilometri circa da Levanto
   giace il capoluogo Ricco diviso in quattro frazioni
   con quattro parrocchie
   oltre quella di Santa Croce a Ricco
   e un'Opera pia. A Ponzò ed a Carpena si vedono ancora gli avanzi dei due castelli che anticamente vi sorgevano. Queste quattro frazioni formavano Comuni separati
   e fu solo nel 1806
   che per ordine del principe Lebrun
   arcitesoriere francese
   governatore di Genova e della Liguria
   vennero incorporate al Comune di Ricco del Golfo di Spezia. Vino
   cereali
   legumi
   castagne e olio.