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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Circondano di Spezia
   237
   che le chiama candentia moenia ; e Ciriaco
   antiquario del secolo XV
   che visitò le rovine di Luni
   conferma il fatto.
   Incerto c il tempo della decadenza finale di Luni. Fu presa e saccheggiata dai Normanni nell'857
   ma probabilmente non fu distrutta; e Dante noslro
   che scrisse dopo il 1300
   parla di Luni come di una città estinta:
   Se tu riguardi Luni ed Urhisaglia Come son ite
   e come se ne vanno Diretro ad esse Chiusi e Sinigaglia .. .
   (ParaJ.
   xvi
   73).
   Questa decadenza fu accelerata senza dubbio dalla malaria. Quando fu visitata da Ciriaco d'Ancona le sue rovine erano ancor vaste e ben conservate; ma poco soprav-vanza al dì d'oggi che vi si stanno facendo scavi. Sono però sempre visibili le vestigia di un anfiteatro
   di una torre
   di una chiesa cristiana costruita sopra un edifizio romano
   d'un campanile e di altre opere
   in un con frammenti di colonne
   piedestalli
   ecc. Tutti questi ruderi certamente sono romani
   ma non si rinvennero vesligia di antichità etnische.
   Godeste rovine
   che appartengono manifestamente a quelle di una piccola città
   come la chiama Strabone
   sono situate a sud
   poco lungi da Sarzana e dal mare (1).
   Da molte importanti iscrizioni trovate in questi ultimi mési nella chiesa suddetta dal marchese Gropallo di Sarzana
   apparisce indubbiamente
   ciò che era finora contrastato
   che Luni fu Municipio romano (2).
   Assai più celebre di Luni era anticamente il suo porto o piuttosto magnìfico golfo
   noto sotto il nome di Portus Lunae (Livio
   Plinio
   Strabone)
   ora golfo della Spezia. Esso ci viene descritto da Strabone come il più vasto
   il più bel porto del mondo
   contenente in sé molti altri porti minori
   circondato da alte montagne e con acque profonde sino alla spiaggia (Strar.
   v
   p. 222; Sil. Ital.
   viii
   1-82). Egli soggiunge che era ben adatto ad un popolo il quale possedeva da tanto tempo il dominio dei mari — osservazione che deve riferirsi in generale agli Etruschi o ai Tirreni
   non vi avendo allusione ad alcuna supremazia navale di Luni in particolare.
   I grandi vantaggi di codesto porto spazioso sì da contenere tutto il naviglio di Europa
   pare attirasse di buon'ora l'attenzione dei Romani ; e prima assai che fosse compiuta la sottomissione delle tribù alpestri
   tribù della Liguria
   essi costumavano radunare nel Portus Lunae le loro squadre destinate alla Spagna od alla Sardegna (Liv.
   xxxiv
   8; xxxix
   21
   32). Dovette essere in una di cotesto occasioni ch'esso fu visitato (probabilmente in compagnia di M. Catone) da Ennio
   il quale ne rimase grandemente meravigliato e lo celebrò nell'esordio de' suoi Annali (Ennio
   Op. Pers. Sat.
   vi
   9).
   Non può cader dubbio che il porto di Luni è identico al golfo della Spezia
   ma certamente è curioso ch'esso derivasse il suo nome dalla città di Luni
   la quale era situata sulla sponda sinistra della Magra
   assai discosta dal golfo e separata da asso non solo da codesto fiume
   ma anche da una serie ragguardevole di colline
   (1) Vedi Dennis
   Etruria
   voi. II
   pagg. 78-84; Targioni-Tozzetti
   Viaggio in Toscana
   voi. X. pagg. 403-466 ; Promis
   Memorie della città di Limi (Torino 1838).
   (2) Vedi Podestà
   Nuovi scavi dcU'antica Limi (Roma
   Lincei
   18110).