Circondano di Spezia
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che le chiama candentia moenia ; e Ciriaco
antiquario del secolo XV
che visitò le rovine di Luni
conferma il fatto.
Incerto c il tempo della decadenza finale di Luni. Fu presa e saccheggiata dai Normanni nell'857
ma probabilmente non fu distrutta; e Dante noslro
che scrisse dopo il 1300
parla di Luni come di una città estinta:
Se tu riguardi Luni ed Urhisaglia Come son ite
e come se ne vanno Diretro ad esse Chiusi e Sinigaglia .. .
(ParaJ.
xvi
73).
Questa decadenza fu accelerata senza dubbio dalla malaria. Quando fu visitata da Ciriaco d'Ancona le sue rovine erano ancor vaste e ben conservate; ma poco soprav-vanza al dì d'oggi che vi si stanno facendo scavi. Sono però sempre visibili le vestigia di un anfiteatro
di una torre
di una chiesa cristiana costruita sopra un edifizio romano
d'un campanile e di altre opere
in un con frammenti di colonne
piedestalli
ecc. Tutti questi ruderi certamente sono romani
ma non si rinvennero vesligia di antichità etnische.
Godeste rovine
che appartengono manifestamente a quelle di una piccola città
come la chiama Strabone
sono situate a sud
poco lungi da Sarzana e dal mare (1).
Da molte importanti iscrizioni trovate in questi ultimi mési nella chiesa suddetta dal marchese Gropallo di Sarzana
apparisce indubbiamente
ciò che era finora contrastato
che Luni fu Municipio romano (2).
Assai più celebre di Luni era anticamente il suo porto o piuttosto magnìfico golfo
noto sotto il nome di Portus Lunae (Livio
Plinio
Strabone)
ora golfo della Spezia. Esso ci viene descritto da Strabone come il più vasto
il più bel porto del mondo
contenente in sé molti altri porti minori
circondato da alte montagne e con acque profonde sino alla spiaggia (Strar.
v
p. 222; Sil. Ital.
viii
1-82). Egli soggiunge che era ben adatto ad un popolo il quale possedeva da tanto tempo il dominio dei mari — osservazione che deve riferirsi in generale agli Etruschi o ai Tirreni
non vi avendo allusione ad alcuna supremazia navale di Luni in particolare.
I grandi vantaggi di codesto porto spazioso sì da contenere tutto il naviglio di Europa
pare attirasse di buon'ora l'attenzione dei Romani ; e prima assai che fosse compiuta la sottomissione delle tribù alpestri
tribù della Liguria
essi costumavano radunare nel Portus Lunae le loro squadre destinate alla Spagna od alla Sardegna (Liv.
xxxiv
8; xxxix
21
32). Dovette essere in una di cotesto occasioni ch'esso fu visitato (probabilmente in compagnia di M. Catone) da Ennio
il quale ne rimase grandemente meravigliato e lo celebrò nell'esordio de' suoi Annali (Ennio
Op. Pers. Sat.
vi
9).
Non può cader dubbio che il porto di Luni è identico al golfo della Spezia
ma certamente è curioso ch'esso derivasse il suo nome dalla città di Luni
la quale era situata sulla sponda sinistra della Magra
assai discosta dal golfo e separata da asso non solo da codesto fiume
ma anche da una serie ragguardevole di colline
(1) Vedi Dennis
Etruria
voi. II
pagg. 78-84; Targioni-Tozzetti
Viaggio in Toscana
voi. X. pagg. 403-466 ; Promis
Memorie della città di Limi (Torino 1838).
(2) Vedi Podestà
Nuovi scavi dcU'antica Limi (Roma
Lincei
18110).