Circondario di Savona
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il golfo dai venti di mezzogiorno. La punla più alta della Palmario
sta a metri 188 sul livello del mare (1).
Si entra nel golfo per tre imboccature : la prima fra il capo Corvo e Tino ; la seconda fra il Tino e la Palmaria
e la terza
detla la Borea Stretta
che separa quest'isola da Porto venere. Al promontorio detto Punta della Castagna un altro ne tien dietro con suvvi la fortezza Santa Maria
il quale
incrociando quasi i suoi tiri con quelli delle batterie di Santa Teresa sulla costa orientale
impedisce sino ad un certo segno l'ingresso dei bastimenti nel golfo. Fra questo e il terzo capo è il seno del Varignano
che dà il nome al magnifico Lazzaretto situato sulla vetta del monte
all'estremità del braccio meridionale del seno delle Grazie.
Sopra gli altri promontori sorgono ancora altri forti. La famosa polla d'acqua dolce che scaturiva in mezzo al mare
ora è interamente scomparsa per i lavori di riempimento fatti dalla R. Marina. Non ne rimane che un piccolo zampillo sulla spiaggia dove le donne vanno a lavare i panni.
11 Governo fece ancora costruire ultimamente con grande dispendio una diga formidabile all'ingresso del golfo e altri lavori idraulici e fortificatorii son già costruiti o in via di costruzione per rendere il golfo della Spezia il primo porto militare con arsenale del Mediterraneo.
Le Sprugole. — Curioso il fenomeno geologico nei monti che circondano il golfo della Spezia dalla parte di ovest. Lungo codesto tratto costiero gittansi in mare moltissimi rigagnoli che sgorgano dal piede stesso di essi monti
e ciò spiegasi dall'essere i monti stessi traforati in più parti da buie caverne e da cavità sotterranee
in alcune delle quali s'inabissano tutte le acque di certe conche priva d'esito. Codeste acque rovinano in baratri oscuri e vengono poi per occulti tramiti a sboccare perenni appiè dei monti.
Caverne siffatte che assorbono l'acqua
del pari che le polle che la emettono
sono chiamate sprugole nel dialetto del paese. Principale fra esse è quella detta
(1) L'isola Palmaria nel suo perimetro lia diversi nomi. La parte interna a nord di essa
e di fronte al seno di l'ortovenere
ha un seno chiamato Terrizzo
che è difeso da qualsiasi vento. Camminando verso ponente lungo la costa dell'isola havvi la cura Merlini
poscia la cava San Giovanni ove il Genio militare ha costruito una batteria con tre cannoni di piccolo calibro per difesa della bocca di Portovenere; dopo questo vi è la cava Cario Alberto
nome dato da certo Falconi
scrittore della Guida di Spezia
il quale
per indicare quella località che non portava alcun nome
pose il busto di detto re sopra la collina costruendovi una piccola cappella per ripararlo dalle intemperie.
Camminando sempre di ponente a sud e via di seguito da sud a levante girando sino a ritrovarsi al Terrizzo si trova lo schenello
Vissei
Falconi
Ligwella
Pozzale
Boccio
il seno della Mariella
la punta della Scuola e poscia il Terrizzo. Dalla punta dell'isola a ponente
andando a sud sino alla Vissei per tutta l'altezza dell'isola
la roccia torma una immensa parete a piombo impraticabile creata dalla natura. Solo un tratto in quella lunghezza è accessibile dal mare
che forma un seno nel centro dello schenello. In questa fronte dell'isola vi sono diverse caverne entro le quali si va col battello e che hanno una lunghezza di circa 20 metri per 0 di larghezza
formate dai colpi dei marosi che spinti dal libeccio urtano violentemente in quella parte dell'isola.
Nel seno della Mariella e nella punta della Scuola son vi
all'altezza di circa 2 metri sul livello del mare
dei gabinetti sotterranei ricoperti da scogli
che servono per incendiare le torpedini
le quali verrebbero poste attraverso il golfo in caso di guerra.
L'isola Palmaria è fornita di due stazioni di luce elettrica
non che del semaforo
telegrafo e telefono. Sul finire del gennaio 1892 fu fatta la prova della Torre in ferro Umberto I
con cannone da 120 e del costo approssimativo di 30 milioni.
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