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Parte Prima — Alta Italia
Nasce la Magra nella pendice del monte Orsaio nella Lunigiana
al luogo detto l'Orione
e la sua prima tonte si viene accrescendo dopo 1111 breve tratto mercè varie polle che da alcune pendici
dette magre-si
veggonsi scaturire. I dirupi pei quali questo fiume si fa strada offrirebbero soggetti di calda fantasia per un pittore. Non men bello spettacolo della celebre cascata di Tivoli
è l'ultima caduta della Magra
superante' l'altezza di qualunque elevata torre ; e nel vuoto della scogliera da cui si precipita v'ha un ampio ricetto
dentro cui ognuno può agevolmente starsi al riparo dalle acque cadenti. Cresce ancor più il suo bello nel freddo inverno quando
agghiacciandosi da ambo i lati una porzione dell'onda
questa forma quasi una doppia tela in varie fogge piegata
e la sopravveniente acqua fluida nel cadere precipitosa vagamente zampilla ed in mille guise si frange pei diversi seni e le volute del ghiaccio. Passa la Magra
già cresciuta di molte acque
a Pont remoli
dove riceve nel suo letto il Verde
nato sui monti detti i Koncaeci; scende poscia ad Aulla
entra nella Liguria presso Santo Stefano
accoglie il largo tributo che le reca la Vara
precide e spesso interdice la strada di Sarzana
e finalmente trascorre a gettarsi nel mare sotto il fianco orientale del monte Corvo. Colle materie che seco devolve essa accresce la spiaggia e forse alimenta i banchi di arena che
coll'andar dei secoli
restringeranno l'ingresso del golfo. La spiaggia che la Magra ha formato alla sinistra della sua foce con le materie da lei trascinate al mare e dal mare rigettate
si addimancla la Marinella.
Fazio degli Ubérti così vien poetando della Magra nel suo poema il Dittamondo :
Io vidi uscir la Magra dalle fasce
Del giogo d'A])eimin ruvido e fosco Che dell'acque di lui par che si pasce.
Non vo'
disse Solino
che passi orbo : Da questo fiume Toscana incomincia Che voi ve in mar al monte dello Corbo.
E Dante nel Paradiso
ìx
89 :
. . Macra che per cammin corto Lo Genovese parte dal Toscano.
Sopra la sponda occidentale d'essa Magra e sotto monte Marcello son le rovine del monastero La Santa Croce
ove si vuole che Dante cercasse un rifugio chiedendo pace
com'egli stesso si esprime
quando fu espulso da Firenze. Questo monastero fu anche visitato da Carlo V e da Francesco I di Francia.
11 torrente Aulella (Audena
Via) è fra i principali influenti della Magra. Il suo corso non è che di 28 chilometri
ma è celebre perchè sulle sue rive il console romano Muzio sconfisse i Liguri che avevano saccheggiato Pisa
e tolse loro tutto il bottino (Tito Livio
Mi st.
lib. xli
19; Cluvef.
Ital. aut.
lib. x
p. 78).
La Magra bagna una vallata bella e ridente
che sì restringe al disotto d'Aulla e Villafranca e nella parte superiore da Pontremoli in su. Essa cambia di letto in ciascuna piena
contiene una moltitudine di bassi fondi
ed è agevole passarla a guado nel tempo delle basse acque.
La valle è percorsa dalla strada rotabile clic
partendo da Sarzana
attraversa per Pontremoli l'Apennino al colle della Cisa
discende per la valle di Baganza
sbocca a Fornovo
nella valle del Taro
e quindi a Parma. A Pontremoli questa strada è sbarrata dalla cittadella che difendeva la città. La valle della Vara è percorsa