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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Cottami del Circondario di Savona
   227
   fabbriche d'ancore e di chiodi
   di cordami a macchina
   di carta da imballaggio
   di succhielli e verrine
   d'olio d'oliva e paste alimentari. Molino a vapore
   conceria
   grande cotonificio con Società cooperativa di consumo fra gli operai
   costruttori navali ed armatori
   stabilimento d'i bagni di mare Regina Margherita
   ecc.
   Cenni storici. — Questo borgo di fondazione antichissima addimandasi Ficus Virginis negli itinerari romani
   ed il suo nome primitivo fu poi alterato in più modi Varagia
   Virago
   Voragine e Varazze. Unitamente a Celle e ad Albissola
   soggette un tempo ai marchesi Del Carretto
   venne in dominio della Repubblica di Genova sotto il doge Boccanegra. I Genovesi ne restaurarono ed ingrandirono le fortificazioni e le torri (di cui ne esistono ancora parecchie) per formare un baluardo contro le aggressioni improvvise dei Saraceni e dei feudatari circonvicini. Varazze aveva statuti propriì
   approvati con modificazioni dal Senato di Genova.
   Uomini illustri. — Gloria principale di Varazze è ii boato Giacomo
   arcivescovo di Genova
   ove tanto si adoperò
   nel 1296
   a sedare le fiere lotte civili fra i Masca-rati e i Rampini
   Egli è però più noto sotto il nome di Jacopo da Voragine e quale autore e compilatore della famosa Leggenda d'Oro
   raccolta di monastiche leggende di Santi
   di miracoli e di avventure del Diavolo
   popolarissima nei secoli XIII
   XIV e XV. È fama che la lettura di codesto libro inducesse il Loiola a lasciare le armi per fondare la Compagnia di Gesù.
   Nacquero anche a Varazze : l'Accinelli
   rinomato autore delle storie di Genova ; Giovanni Domezzano
   podestà di Pera nel 1387 e della nazione genovese in Costantinopoli; Francesco De Vigesio
   generalo dei Francescani nel 1529
   quindi vesco vo di Scio
   Coli
   elett. Savona — Dioc. Savona — P2 T. o Str. ferr. Genova-Ventimiglia.
   Celle Ligure (2335 ab.). — In amena situazione in riva al mare
   a 4 chilometri da Varazze e diviso in due parti dal torrentello detto le Ghiaie. Risalendolo per breve tratto si arriva alla parrocchiale di San Michele
   a tre navate e vagamente ornata di marmi e di dorature. Il Bruschi ne dipinse a fresco la vòlta del presbiterio. È famosa la tavola a olio che rappresenta VArcangelo S. Michele in atto di conficcar la lancia nella gola di Lucifero che tenta afferrare un'anima che trabocca alquanto nella bilancia: fu dipinto da Pierino Del Vaga
   allievo di Raffaello
   per sciogliere un voto. Assalito da fiera burrasca nelle acque di Celle
   si raccomandò all'Arcangelo e gli promise
   se si salvava
   quell'immagine per la sua chiesa. Sonvi anche altri bei dipinti nelle cappelle e due staine del Mareggiano. L'altra parrocchiale di Celle trovasi nella borgata di Sanda e fu fondata nel 1652 sopra un promontorio a est. Fra il borgo e il mare veggonsi tuttora gli avanzi di due antichi fortilizi che credonsi costruiti in difesa delle scorrerie dei Saraceni. Nella guerra dei 1747 uno di questi castelli fu preso dagli alleati nemici della Liguria
   che vi si afforzarono e lo tennero per qualche tempo. Ospedale fondato nel 1640 e due Opere pie. Olio
   vino
   frutta
   ortaggi
   lignite
   arenaria
   argilla per la fabbricazione delle stoviglie.
   Celle fiori anticamente pel suo commercio marittimo e pel suo traffico di vini spagnuoli
   e anche al presente ha il suo piccolo naviglio con qualche armatore e costruttore navale ; parecchie fabbriche di mobili e di reti da pesca
   una tessitoria a vapore di iuta e stabilimento di bagni.
   Cenni storici
   — Non si hanno memorie di Celle anteriori al 1000
   ed è nominato per la prima volta nel diploma di Arrigo II del 1014. La sua storia è connessa a quella dì Varazze e Albissola
   giacche nei tempi antichi fu sottomesso ai marchesi di Ponzone e quindi ai Malocchi e ai Doria. Nel 1343 convenne con la Repubblica di Genova
   essendo doge Simon Boccanegra
   ed ottenne proprio e particolare statuto civile e criminale; vi erano giudici eletti col nome di Vicari. Seguì le fasi poliliclie della Repubblica genovese.