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Parte Prima — Alta Italia
capitalista. — Castagne
patate
fagiuoli
grano turco
grano e fieno. Sorgente d'acqua minerale valevole contro i mali addominali e miniera di lignite.
Cenni storici. — Verso l'XI secolo apparteneva ai signori del Monferrato
che concessero ad alcuni emigrati francesi il privilegio di esercitarvi l'arte vetraria
accordando alle loro famiglie il titolo di nobiltà e magistratura consolare con uno statuto particolare. Era cinto anticamente di mura e munito di forte castello
che è ora quasi totalmente distrutto. Nel 1430 gli alleati del duca di Savoia se ne impadronirono e ne atterrarono le fortificazioni ; ma fu restituito al marchese Gian Giacomo in virtù di un trattato di pace firmato a Torino cinque anni dopo.
Presso ad Altare doveva formarsi il gran serbatoio d'acqua decretato nel 1805 da Napoleone I per aprire il gran canale che doveva congiungcre il Mediterraneo all'Adriatico
di cui abbiam parlato sotto Quiliano.
Coli
elett. Cairo Montenotte — Dioc. Acqui — P2 T.
Bormida (1082 ab.). — A nord dell'Apennino
a metri 405 sul livello del mare
in clima aspro ma salubre
con vasto territorio ricco di boschi
castagneti
vigneti e bagnato dal fiume Bormida
che diede il nome al paese. Parrocchiale di San Giorgio. Ferriere e fabbriche di cerchi per botti.
Cenni storici. — Fu anticamente sotto la signoria del marchese Bonifacio di Monferrato
e quando i suoi sette figliuoli fecero
nel 1142
la celebre divisione dell'eredità paterna
toccò in sorte ad Ugo
terzogenito
essendo compreso nel marchesato di Clavesana. Passò quindi sotto il dominio della Repubblica di Genova
dipendendo dal governatore di Finale. Filippo V
re di Spagna
signore del marchesato di Finale e per conseguenza di Bormida
vi fece passare una strada che da Finalborgo metteva nel Monferrato.
Coli
elett. Cairo Montenotte — Dioc. Mondovì — P2 a Carc.ire
T. a San Giuseppe (fraz. di Cairo Montenotte).
Brovida (411 ab.). — Villaggio composto di case sparse pel territorio e che conserva ancor le vestigia del suo antico castello con torre. Parrocchiale di San Massimo. Cereali
castagne e vino.
Cenni storici. — Fu signoria dei Del Carretto di Sessame
e nella divisione fra i sette figli del marchese Bonifacio di Monferrato
nel 1142
toccò al quarto figlio
nomato anch'esso Bonifacio.
Colt elett. Cairo Montenotte — Dioc. Acqui — P3 a Cairo Montenotte
T. a Dogo.
Garcare (1314 ab.). — Giace in aria saluberrima sulla Bormida
che lo divide in due borghi congiunti da un ponte
in faccia al quale veggonsi gli avanzi di un antico castello. La parrocchiale di San Giovanni Battista
all'estremità nord verso Cairo
è angusta
a tre navate
e possiede un bel Crocefisso del Mareggiano
Ne fu attualmente fabbricata altra nuova nella borgata principale. Carcare è rinomato pel suo antico Collegio-convitto
il primo dei PP. Scolopi
fondato in Liguria dallo stesso San Giuseppe Calasanzio che ne aveva ottenuto licenza con breve pontificio del 1G19
ed edificato a spese dei fratelli Castellani
che v'impiegarono 40
000 scudi romani. Ebbe incremento notabile sotto la direzione del rettore P. Giuseppe Carosio (morto il 10 febbraio 183G)
'1 quale restaurò quasi per intiero la chiesa sacra a Sant'Antonio abate
ricca di reliquie e di buoni quadri
come il collegio
del Cambiaso
dei fratelli Ferrari
del Barabino
dell'Assereto
del Lomi
del Sarzano
ecc.
acquistati dal sul lodato P. Carosio. Ospedale costruito quasi per intiero nel 1833 su disegno dell'ingegnere Pradese di Cairo. Sorge in situazione salubre
con due bellissime prospettive. Lasciti Castellani e Germano. Boschi
gelsi
grano
meliga
vino
castagne
patate
ecc. Trovansi nelle vaghe colline circostanti